Il disastro è fatto: quasi della metà degli italiani non vuole vaccinarsi con Astrazeneca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-17

Il sondaggio di Pagnoncelli a Dimartedì dimostra senza ombra di dubbio che sarà molto difficile far ritornare alla ragione gli italiani: ormai il panico per Astrazeneca è dilagato ovunque. Quanti danni e quanti morti seguiranno alla sospensione?

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Come andrà a finire lo sapremo domani quando EMA rilascerà il suo parere ufficiale dopo la sospensione temporanea del vaccino Astrazeneca. E come la pensa EMA si sa già da ieri, quando è stato spiegato chiaramente che i benefici della vaccinazione sono di gran lunga superiori agli svantaggi.

Sondaggi: vaccino Astrazeneca rifiutato dal 44% degli italiani

Non è ancora calcolabile quanti danni farà la decisione di sospendere tutta la somministrazione del vaccino e non solo i lotti interessati dai possibili eventi avversi (finora non provati). Non è ancora prevedibile capire quanti morti per COVID ci saranno a causa del ritarso della campagna vaccinale. Ma un primo dato ce lo fa intuire: si tratta del sondaggi sul vaccino Astrazeneca cheNando Pagnoncelli ha stato mostrato ieri a DiMartedì. La rilevazione chiede agli intervistati come si comporterebbero dopo le notizie relative alla sicurezza di Astrazeneca: ben il 44% degli italiani rifiuta l’idea di vaccinarsi con le dosi della casa farmaceutica interessata dalla sospensione. Per fortuna quasi un terzo degli intervistati la pensa diversamente e correrebbe a farsi iniettare una fiala, indipendentemente dal marchio che c’è scritto sopra. Infine è preoccupante il 13% che non vuole farsi vaccinare in ogni caso.

sondaggi astrazeneca vaccino

Ieri Massimo Galli ha spiegato che per quella che considera una “bufala” ci saranno altri morti: “La netta sensazione è che questa cosa sia una drammatica bufala. Gli eventi trombotici sono assolutamente frequenti nella popolazione generale, a prescindere dalla vaccinazione. La coincidenza tra la vaccinazione e alcuni eventi di questo tipo è da mettere in conto. Ogni giorno in Italia ci sono 100 o 200 eventi di questo tipo”, se dovesse scattare sempre lo stop “non riusciremmo a portare avanti nessun tipo di procedura medica”.

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