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La denuncia di una madre di Mariupol: “I russi mi chiedono 5mila euro in cambio della vita di mio figlio” | VIDEO

Enzo Boldi 26/04/2022

Si tratta del figlio di Olga Novykova, direttrice del festival cinematografico internazionale di Mariupol

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Un giovane volontario, sceso in campo al fianco delle forze di difesa dell’Ucraina, è stato rapito nei giorni scorsi dai russi a Mariupol. Poi, come denuncia la madre – Olga Novykova, direttrice del festival cinematografico internazionale della cittadina nel Sud del Paese – gli stessi russi l’hanno contattata per chiedere il pagamento di un riscatto: oltre 400mila rubli (5mila euro) per tenere in vita il ragazzo. La storia del soldato ucraino rapito, però, non si è fermata a questa richiesta perché la donna – essendo profuga – non dispone di quella cifra. Inoltre, il pagamento del riscatto non porterà alla sua libertà, ma solamente alla non uccisione.

Soldato ucraino rapito, i russi chiedono 5mila euro di riscatto

Contattata dal quotidiano Meduza, Olga Novykova ha raccontato quel che sta accadendo al figlio Alexey. Il giovane si era arruolato tra i volontari per difendere la sua città dall’invasione russa, prima di finire – come si vede nel video della sua prigionia – nelle mani delle truppe inviate dal Cremlino. Poi la richiesta di riscatto:

“Mi hanno contattato su Facebook attraverso l’account di mio figlio. Mi hanno mandato prima un vocale, poi mi hanno chiamato attraverso Messenger chiedendo i soldi, infine mi hanno inviato il video di Alexey, prigioniero. Mi hanno contattato il 24 aprile intorno alle 14. Mi hanno detto ‘ci servono soldi’, ho risposto ‘quanti?’, ‘5mila euro’. Ho detto: ‘ma come faccio, sono una profuga’, ‘non è un nostro problema, se entro domani, 25 aprile, non abbiamo i soldi, il prossimo video che vedrà è l’uccisione di suo figlio’”.

C’è, dunque, grande apprensione per le condizioni del giovane soldato ucraino rapito. L’ultimatum è scaduto nelle scorse ore e, per il momento, non ci sono altre notizie.

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