Le accuse al primo soldato russo a processo per crimini di guerra in Ucraina

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-12

Il 21enne Vadim Shishimarin è il primo soldato russo che sarà processato per crimini di guerra in Ucraina: lo ha annunciato la procuratrice generale Iryna Venediktova spiegando che la prima udienza si terrà mercoledì prossimo

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La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha annunciato che mercoledì inizierà il primo processo per crimini di guerra a carico di un soldato russo, il 21enne Vadim Shishimarin, accusato di aver ucciso un civile disarmato in bicicletta a Chupakhivka, un villaggio nella regione di Sumy a circa 300 chilometri a est di Kyiv. Il giovanissimo militare era membro della quarta divisione d’élite dei carri armati della guardia prima di venire catturato dall’esercito ucraino, attualmente è in custodia in carcere. Lo staff della procuratrice ha ricostruito la dinamica di quanto accaduto: dopo essere stati respinti dalle unità ucraine, Shishimarin e altri quattro soldati sarebbero scappati dalle linee di combattimento e rubato un’auto per fuggire. Arrivati a Chupakhivka, i cinque militari russi si sarebbero imbattuti in uomo in bicicletta: l’ordine di abbatterlo sarebbe arrivato da un suo compagno, per evitare che il civile ucraino denunciasse alle autorità la loro presenza. Per gli investigatori Shishimarin ha sparato più volte con il suo Kalashnikov attraverso il finestrino dell’auto, colpendo alla testa il 62enne disarmato.

Le accuse al primo soldato russo a processo per crimini di guerra in Ucraina

“L’uomo è morto sul colpo a poche decine di metri da casa sua” scrive Venediktova, specificando che i fatti risalirebbero allo scorso 28 febbraio. Per alcune azioni commesse nei primi giorni immediatamente dopo l’invasione potrebbero essere condannati anche altri due soldati russi accusati di aver utilizzando un lanciarazzi multiplo da 122 mm montato su un camion sovietico per bombardare case ed edifici civili nel villaggio di Kozacha Lopan, nel distretto di Kharkiv. Avverrà in contumacia invece il processo di un altro soldato accusato di aver ucciso un uomo in un villaggio nella regione di Brovarsky e di aver violentato la moglie mentre minacciava lei e il figlio minorenne. “Ora non sappiamo dove sia – ha affermato la procuratrice – forse sta ancora combattendo, forse è a riposto, forse è morto. Non lo sappiamo, ma vogliamo perseguirlo in contumacia”. Venediktova la scorsa settimana ha dichiarato che la Russia ha commesso quasi 10.000 crimini di guerra dall’inizio della guerra.

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