I soldati russi che confessano ai medici ucraini che li hanno salvati di essere stati mandati a “uccidere tutti”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-07

Nell’ospedale militare di Zaporizhzhia diversi soldati russi vengono curati dai medici ucraini mentre continuano a rilanciare la propaganda del Cremlino

article-post

Il livello di indottrinamento dei soldati russi inviati a combattere è tale che anche mentre i medici ucraini curano le loro ferite – prima di affidarli ai funzionari del ministero della Difesa e ai servizi segreti di Kyiv – ripetono la cantilena della propaganda del Cremlino, facendo luce sulle reali intenzioni di Putin. “Anche i bambini sono nazisti. Siamo venuti qui perché siete il male e vi dobbiamo eliminare tutti”, è la rivelazione fatta da un giovane militare a un medico dell’ospedale militare di Zaporizhzhia, riportata dall’edizione odierna di Repubblica. “Dove stava combattendo lui – spiega l’operatore sanitario – alcune donne coi figli che stavano cercando di fuggire sono state colpite a morte”. “E allora? Qual è il problema?”, la risposta “con sufficienza” di un soldato che dice di chiamarsi Lipatov, trasportato su una barella dalla zona di Huljajpole, 150 chilometri a nord-ovest di Mariupol. “Ho insistito, volevo sapere che cosa è per lui il nazismo e quali caratteristiche definiscono un nazista. È stato zitto”, racconta una volontaria dell’ospedale.

I soldati russi che confessano ai medici ucraini che li hanno salvati di essere stati mandati a “uccidere tutti”

Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione, sono stati portati oltre 600 russi feriti: nei momenti più concitati viene loro scritto con un pennarello sulla fronte il nome e le principali informazioni mediche, come fosse una cartella clinica. Il tenente colonnello Viktor Pysanko ha spiegato: “Non provano rimorso, non sanno cosa sia la pietà. Solo un ufficiale quarantenne era dispiaciuto e a disagio per essere stato mandato da Mosca a invadere un Paese senza sapere neanche il motivo. Gli altri, invece, duri e impassibili”. Dopo aver parlato con un soldato di 22 anni proveniente dalla Russia orientale che pensava di aver trovato l’America in Ucraina, Pysankoha commentato: “Mi ha spiegato che l’obiettivo datogli dai suoi superiori è distruggere gli Stati Uniti. Al che sono sbottato e gli ho chiesto: ‘Dove lì hai visti i militari americani in Ucraina?’”.

Potrebbe interessarti anche