La soldatessa statunitense che ha investito e ucciso un 15enne era ubriaca alla guida

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-22

Stando a quanto emerso dalle analisi svolte con l’alcol test, la giovana guidava ubriaca: il tasso alcolemico rilevato è di 2.09 grammi per litro

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Emergono nuovi dettagli sulla vicenda della soldatessa americana 20enne di stanza alla base di Aviano che ha investito e ucciso a Porcia, in provincia di Pordenone, il 15enne Giovanni Zanier nella notte tra sabato e domenica scorsi. Stando a quanto emerso dalle analisi svolte con l’alcol test, la giovana guidava ubriaca: il tasso alcolemico rilevato è di 2.09 grammi per litro, quattro volte superiore al limite massimo consentito dalla legge (0.5). La militare rimane accusata sempre di omicidio stradale, ma i valori dell’alcol test di certo aggravano la sua posizione.

In ogni caso, se i giudici decideranno di rinviarla a giudizio, la soldatessa sarà giudicata nel suo Paese, così come stabilito dai Trattati internazionali (in particolare dalla Convenzione di Londra del 1951 sulla giurisdizione dei militari Nato in Europa) e dai precedenti che hanno riguardato Italia e Stati Uniti. “È il ministro della Giustizia italiano che può, a discrezione o su richiesta della base americana, invocare il difetto di giurisdizione e consentire così all’indagato statunitense di essere giudicato nel proprio Paese”, ha spiegato il procuratore di Pordenone, Raffaele Tito, che poi ha confermato l’eccezionalità di processi a militari americani: “Io non ne ricordo”.

Giovanni Zanier, il 15enne in bicicletta investito e ucciso a Pordenone da una soldatessa Usa

Il tutto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2.30. Giovanni Zanier si trovava insieme ai suoi amici lungo quel tratto di strada nel comune di San’Antonio di Porcia, in provincia di Pordenone. Si trovava lungo la pista ciclabile e stava facendo rientro a casa in compagnia di altri adolescenti. In quel frangente, l’automobile guidata dalla soldatessa americana ha sbandato all’uscita di una rotonda: il mezzo ha perso aderenza con l’asfalto e ha centrato il ragazzo. Quel tratto di strada era particolarmente buio per via dell’assenza di illuminazione: il Comune, per via di una politica di risparmio energetico, aveva deciso di spegnere le luci stradali nelle ore notturne.

Per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. L’impatto l’ha fatto prima finire sul parabrezza della vettura e poi lo ha sbalzato a una decina di metri di distanza. Il personale medico del 118 ha provato a rianimarlo in strada, ma il 15enne si è spento poco dopo il ricovero all’ospedale di Pordenone. La donna alla guida della vettura, una 20enne americana di stanza ad Aviano, è ora accusata di omicidio stradale

 

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