Il sindaco che risponde alla richiesta sgrammaticata di chiudere le scuole per pioggia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-30

“Piove troppo assai”, ha scritto lo studente in chat. Il primo cittadino, oltre a non procedere con la sospensione delle lezioni, ha anche sottolineato i suoi errori

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Inviare un messaggio completamente sgrammaticato per chiedere a un primo cittadino di chiudere le scuole non è propriamente un’idea etichettabile con l’aggettivo “geniale”. Perché poi, come accaduto al Sindaco di San Giorgio a Cremano (in provincia di Napoli), ci si mette alle mercé di una risposta che rientrerà negli annali – anche perché è stata condivisa sui social – della storia di internet. E, oltretutto, non si ottiene il risultato sperato.

Sindaco San Giorgio a Cremano risponde a un messaggio sgrammaticato di uno studente

Alla fine, infatti, piovve sul bagnato. A riportare il testo del messaggio ricevuto, via chat Facebook, dal Sindaco San Giorgio a Cremano – Giorgio Zinno, è stato lo stesso primo cittadino. Lo studente (la sua identità è stata protetta dallo stesso sindaco), aveva chiesto di procedere con la chiusura delle scuole (come accaduto in altri comuni) per via del maltempo che stava imperversando (e anche oggi è attesa una nuova perturbazione) su molte città della Campania. Ma il tutto è stato condito da una serie di errori grammaticali, poco attinenti al corretto uso della lingua italiana:

“Per favore sindaco potrebbe chiudere le scuole Sta piovendo troppo assai Per favore spero che lèggerà il mio messaggio Grazie”

Accenti fuori posto, punteggiatura assente e due cuori per rendere più “amorevole” questa richiesta. Ma lo studente in questione una risposta l’ha ricevuta. Anzi, due. Prima in chat, per mano del Sindaco Zinno:

“Troppo assai? E come chiudo le scuole se scrivete così? Dovreste andarci anche il pomeriggio”.

Oltre alla correzione grammaticale, lo stesso primo cittadino di San Giorgio a Cremano ha deciso di non procedere con la chiusura delle scuole del suo territorio, come invece accaduto nei giorni scorsi in altri comuni della Campania e della provincia di Napoli, nonostante l’allerta “arancione” per via della forte perturbazione che si sta abbattendo nel Mezzogiorno.

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