C’è una vendetta dietro Simba La Rue accoltellato? Il video di Baby Touche sanguinante

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-16

Il rapper 20enne Simba La Rue, nome d’arte per Mohamed Lamina Saida, è stato accoltellato e portato in ospedale in codice rosso: spunta un video in cui picchia un altro cantante, Baby Touche

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Il rapper Simba La Rue, 20enne tunisino di nome Mohamed Lamina Saida, è stato accoltellato ieri notte a Treviolo, in provincia di Bergamo, durante una lite. Si trovava nel piccolo comune a 6 chilometri a ovest del capoluogo orobico per accompagnare a casa la sua fidanzata, quando in via Aldo Moro un giovane armato di coltello gli ha teso un agguato. La vittima, residente a Lecco, ha cercato di difendersi, ma ha riportato ferite gravi: è stato portato in ospedale in codice rosso. Non sarebbe in pericolo di vita. I sospetti ricadono su un altro rapper, “Baby Touche”, Amine Amagour, che giorni fa aveva avuto un litigio proprio con Simba La Rue. “Io faccio musica, solo musica – ha scritto sui suoi social – tutto il resto lasciatelo lontano da me, che non voglio fare la guerra. Nessuno di noi vuole una madre che piange”.

C’è una vendetta dietro Simba La Rue accoltellato? Il video di Baby Touche sanguinante

Amagour ha affermato di non avere nulla a che fare con quanto accaduto, mentre molti sospettano si tratti invece di una vendetta. In un video girato nei giorni precedenti l’accoltellamento lo si vede, ripreso da Saida, con il volto sanguinante: viene colpito più volte mentre si trova in auto con lo sguardo perso: “Dov’è il gangstar che sei? Dov’è la tua sicurezza?”, gli chiede Simba La Rue. “Ti potevo sequestrare, sì o no? Eri da solo con un tuo amico, sì o no? Ti Potevo portare via? Ho fatto qualcosa? Era un dissing a me quello?”: domande alle quali Baby Touche, risponde annuendo. Saida è già noto alle forze dell’ordine: aveva lanciato pericolosamente alcuni sassi in una discoteca di Milano ed era stato colpito da Daspo. Nel febbraio 2022 due gruppi di giovanissimi legati ai due rapper si erano scontrati in strada, lanciandosi bottiglie e oggetti di ogni tipo: all’epoca nessuno rimase ferito.

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