Siena, le rubano la carrozzina “per fare un giro” e gliela distruggono: “Mi avete spezzato le gambe”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-24

Clemy Spinelli, ragazza disabile di Siena, ha raccontato su Facebook il furto della sua carrozzina elettrica da parte di ignoti che gliel’hanno poi fatta trovare distrutta

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Sconosciuti le hanno rubato la carrozzina elettrica che usa per spostarsi, forse per provarla, e poi gliel’hanno distrutta. Protagonista della triste vicenda una ragazza disabile di Siena, Clemy Spinelli, che ha raccontato su Facebook quanto le è accaduto la scorsa notte: “Sono stata informata dalla questura di Siena, la carrozzina è in condizioni disumane. Questo significa che mi avete spezzato le gambe, ma non avete annichilito la mia voglia di combattervi e farvi la guerra, alla vostra pochezza umana. I disabili, disagiati e disadattati siete voi da sempre e per sempre. Hanno opportunamente smontato la mia carrozzina, volevano solo fare un giro, ci pensate? Un giro”. La donna ha descritto l’episodio come “la notte più brutta della mia vita”.

Siena, le rubano la carrozzina “per fare un giro” e gliela distruggono: “Mi avete spezzato le gambe”

La polizia si era messa in cerca della carrozzina dopo la sua denuncia, e l’ha trovata totalmente distrutta. Rintracciati anche gli autori del furto. Francesca Appolloni, dell’assessora al sociale del comune di Siena, ha commentato così la vicenda: “Una pagina triste e vergognosa nella storia della nostra città. Clemy è una ragazza coraggiosa, che affronta ogni giorno con enorme determinazione la propria disabilità. I suoi aggressori invece sono dei miserabili vigliacchi, che hanno trasformato la sua carrozzina elettrica in una sfida e in un ‘gioco’, vandalizzandola per il proprio perverso divertimento. Ringrazio la Questura che ha prontamente individuato i responsabili di questo orribile gesto, indegno della nostra civile Siena, e recuperato la carrozzina, purtroppo gravemente danneggiata. Quella carrozzina offesa è oggi un simbolo doppio: del coraggio e della dignità di Clemy, della vigliaccheria e della miseria dei suoi aggressori”.

 

(immagine di copertina: Pixabay)

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