In Sicilia le primarie unitarie tra Pd e Movimento 5 Stelle: prove di intesa nazionale?

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-26

Dopo un incontro tra Enrico Letta e Giuseppe Conte, Pd e M5S vanno verso un candidato unitario per le regionali in Sicilia da scegliere attraverso le primarie congiunte

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Alle prossime elezioni regionali in Sicilia per eleggere il successore di Nello Musumeci, Pd e Movimento 5 Stelle si presenteranno insieme con un candidato unico che verrà scelto al termine delle primarie. L’intesa sarebbe stata raggiunta la sera del 25 maggio dopo un incontro a quattro tra il segretario dem Enrico Letta, il leader del M5s Giuseppe Conte, il capogruppo M5s all’Assemblea regionale siciliana (Ars) Nuccio Di Paola e il segretario del Pd siciliano Anthony Barbagallo. Nonostante prima il Nazareno e poi fonti vicine ai vertici 5 stelle abbiano fatto sapere che “nessuna decisione è stata assunta” e che quella delle primarie congiunte “è una delle opzioni”, si parla già delle modalità di voto.

In Sicilia le primarie unitarie tra Pd e Movimento 5 Stelle

Per scegliere chi rappresenterà la coalizione alle urne si terrà una consultazione online attraverso una delle piattaforme tra Proxima e SkyVote, accompagnata dalla possibilità di recarsi fisicamente al voto in 30 gazebo nei comuni più popolosi. Non c’è ancora intesa sulla data, che dovrebbe ricadere tra il 16 e il 24 di luglio. Claudio Fava, il leader della sinistra radicale all’Assemblea regionale siciliana, si è opposto a questa finestra temporale perché “si finirebbe a ridosso del 19 luglio, il giorno del trentennale della strage di via D’Amelio”. La presentazione delle candidature è invece stata fissata per le ore 12 del 10 giugno. Ogni candidato sarà obbligato a presentare almeno una lista in 5 province a sostegno del vincitore.

I possibili candidati

I nomi più vicini agli ambienti M5S sono appunto quello di Di Paola, ma anche il deputato all’Ars Luigi Sunseri. I dem spingono per gli eurodeputati Caterina Chinnici e Pietro Bartolo. Al meeting di ieri sera si è parlato anche di tenere una serie di assemblee territoriali per costruire il programma della coalizione. “L’idea è di 12 riunioni, come gli assessorati regionali – riporta Repubblica citando le parole di Di Paola – in questo modo potremo tematizzarle più capillarmente”.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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