Le proteste degli abitanti di Shanghai contro il rigidissimo lockdown imposto per l’aumento di contagi | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-16

A Shanghai i cittadini si ribellano alla politica “Zero Covid” della Cina che impone l’isolamento in centri statali anche per gli asintomatici, arrivando a strappare i figli dalle case dei genitori

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Shanghai è entrata ormai nella terza settimana di lockdown totale dopo la risalita di casi Covid registrata alla fine del mese di marzo. Oggi in città sono stati segnalati 23.513‬ positivi: i conteggi ufficiali separano i sintomatici (3.590 in questo caso) dagli asintomatici (19.923), ma nonostante ci siano zero morti e siano pochissimi quelli che hanno bisogno di cure ospedaliere, la strategia “zero Covid” ostentata dalla Cina sta facendo emergere scene di violenza tra la polizia e i cittadini, che ormai hanno più paura di essere trovati positivi che del virus in sé.

Le proteste degli abitanti di Shanghai contro il rigidissimo lockdown imposto per l’aumento di contagi

Gli infetti vengono infatti prelevati coattivamente dalle loro abitazioni, arrivando anche a separare i bambini dai genitori, e portati in centri dove osservare l’isolamento. Le autorità della città – che conta 25 milioni di abitanti – hanno giustificato il pugno duro sostenendo che il virus si stia diffondendo principalmente all’interno delle famiglie in lockdown, rendendo quindi necessario interrompere la catena di trasmissione “intrafamiliare”.


Mercoledì durante una visita nella provincia di Hainan, il presidente cinese Xi Jinping ha fatto capire di non aver intenzione di allentare la morsa, nonostante le criticità e i problemi per l’economia: “Il lavoro di prevenzione e controllo non può essere allentato, la persistenza è la vittoria”. La preoccupazione però è che le rivolte che stanno iniziando a sorgere in città potrebbero espandersi presto anche verso altri centri, tra i quali la capitale Pechino. Nel distretto di Pudong, a Shanghai, ci sono stati violenti scontri tra i poliziotti – bardati in tenuta anti contagio – e i condomini di uno stabile che le autorità avevano deciso di requisire per farne un centro di quarantena.


Come racconta Bloomberg, sui social network cinesi è tornata a circolare “Do You Hear the People Sing?” del musical Les Misérables, la canzone di protesta che era stata censurata durante le manifestazioni pro-democrazia di Hong Kong nel 2019 e utilizzata anche per contestare le rigidissime misure anti-contagio del 2020.

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