Dopo la brutta figura Sgarbi risponde a Michele Bravi (e la butta in caciara) | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-15

Il parlamentare, sindaco e critico d’arte torna sulla polemica dopo le sue frasi pronunciate su RaiUno contro il cantante per la sua esibizione nella serata cover di Sanremo

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Come nelle migliori sceneggiature di film triti e ritriti, all’indomani di una polemica per aver detto delle parole fuori luogo e prive di senso parte la corsa al giustificazionismo che risponde al classico cliché: siete voi che avete capito tutti male. Così Vittorio Sgarbi torna a parlare della sua dichiarazione sull’esibizione di Michele Bravi nella serata cover dell’ultima Festival di Sanremo, quella in cui il cantautore di Città di Castello ha interpretato il brano di Lucio Battisti “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi”.

Sgarbi torna a parlare di Michele Bravi e la butta in caciara

Già il video di replica inizia con una “provocazione”: Vittorio Sgarbi si spoglia davanti alla telecamera togliendosi prima la giacca verde, poi la camicia bianca per poi indossare nuovamente la giacca. E lo fa, dice, per seguire la moda del momento e per imitare, più o meno, l’outfit indossato sul palco dell’Ariston proprio da Michele Bravi nella sua cover di Lucio Battisti. Un’esibizione che il critico d’arte, parlamentare e sindaco di Sutri aveva definito “tutta femmina“, provocando inevitabili polemiche e la risposta molto razionale e matura dell’artista umbro. Parole per cui ha chiesto scusa? Assolutamente no.

“Il cantante finge di essere offeso dal mio stile medioevo e vorrei anche dirgli che nel medioevo sono state fatte cose incredibili. Vorrei scusarmi con lui se non ha capito bene che io mi riferivo alla poesia, ovvero al testo della canzone di Battisti. In generale, mi sembrava strano cambiare il genere di una canzone o di una poesia”.

Poi cita Francesco Petrarca e le sue poesie a “Laura”, sottolineando come per parlare a una donna si declinano gli aggettivi al femminile. Perché la contestazione a Michele Bravi non era solamente sull’outfit, ma sull’aver modificato il testo del brano di Lucio Battisti. E il suo video prosegue con la spiegazione: “Io considero sacro il testo di Mogol”. Insomma, non gli è andata giù quella modifica di alcune parole di quel brano, declinate al maschile e non più al femminile. E lo fa tentando di intonare proprio quel brano di Battisti. E prosegue.

“Non voleva essere offensivo, ma tu in quanto tutto femmina – cosa che se è offensiva me ne scuso – dovessi cambiare anche il genere e l’indirizzo nella canzone di Battisti a una donna, è giusto perché sei fluido e ognuno parla a chi vuole”.

Il classico chiedo scusa rimarcando quegli stessi concetti che hanno sollevato la polemica. Dicendo che il suo pensiero era rivolto ai testi e non alle persone.

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