C’è un secondo indagato nel caso Morisi: fa l’escort. Al festino “la cocaina sui piatti”?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-29

Chi è il secondo indagato dopo Luca Morisi. Chi è e i dettagli della perquisizione dei carabinieri a casa dell’ex guru della Lega

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Ieri l’avvocato Fabio Pinelli, difensore di Luca Morisi, ha reso noto che oltre al suo assistito cè un secondo indagato da parte della procura di Verona: “Nel corso della perquisizione a casa di Luca Morisi non è stato sequestrato materiale informatico: né smartphone né pc. Risulta indagata anche un’altra persona di nazionalità rumena, che era in compagnia di un connazionale al momento sconosciuto”. Ecco di chi si tratta.

C’è un secondo indagato nel caso Morisi: fa l’escort. Al festino “la cocaina sui piatti”?

Già ieri Adnkronos anticipava che l’indagato era uno dei due ragazzi fermati dai carabinieri nella loro auto: “A quanto apprende l’Adnkronos, uno dei due romeni fermati per un controllo il mese scorso, sarebbe indagato per cessione di stupefacenti, nell’ambito del caso di Luca Morisi, già sotto indagine della Procura di Verona”. Tutto si riferisce sempre al flaconcino che i due hanno raccontato fosse dell’ex guru della Lega. Mentre la difesa dell’ex spin doctor di Salvini ieri precisava che “Non era di Luca Morisi il flacone contenente del liquido, su cui sono in corso analisi disposte dalla procura di Verona, e quindi ”non può averlo ceduto a terzi”, oggi Repubblica, senza rivelarne l’identità, fornisce alcuni dettagli sull’indagato; si tratta di un ragazzo di vent’anni, di nazionalità romena, di professione modello e escort:

Morisi lo ha conosciuto in Rete, probabilmente poche ore prima dell’incontro del 14 agosto e non con troppa fatica. Il modello è molto attivo online: ha diverse pagine sui social (da Instagram a Grindr) ma è presente, hanno accertato gli investigatori, anche su alcuni siti di incontri a pagamento

Lui e un altro ragazzo hanno, secondo le testimonianze dei vicini, partecipato al festino durato diverse ore, nella cascina di Belfiore proprietà di Morisi. Come ha spiegato lunedì la procuratrice di Verona Angela Barbaglio, “Nel frattempo, i Carabinieri hanno svolto una perquisizione del domicilio di Morisi a Belfiore d’Adige, dove hanno  trovato una piccola quantità di cocaina per uso personale, e questa detenzione configura solo un illecito amministrativo e non penale”. Giuliano Foschini e Fabio Tonacci raccontano che i militari hanno suonato alla porta del papà della Bestia alle 17.15 di quel 14 agosto, dopo che i due ragazzi fermati lo avevano accusato. E che Morisi non aveva indosso sostanze stupefacenti. Mentre i carabineri ne hanno trovate su due piatti:

Dal verbale agli atti: «Un piatto di ceramica colore bianco con sopra sostanza pulviscolare di colore bianco sottoforma di cristalli, verosimilmente cocaina, accanto a tessere plastificate e una banconota arrotolata da 20 euro»; «un piatto con sopra del residuo di sostanza pulviscolare di colore bianco, posto sopra il bracciolo di un divano vicino alla libreria».

La cocaina, in una bustina di plastica, era anche nascosta in un libro verde posizionato nella libreria al primo piano della casa di Morisi.

 

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