La scuola che per non escludere i genitori senza Super Green Pass dalla recita di Natale chiude le porte a tutti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-16

A Pasta di Rivalta, vicino Torino, la dirigente di una scuola elementare ha disposto che la recita di Natale avvenga a porte chiuse per non escludere i genitori no vax

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Bambini costretti ad esibirsi a porte chiuse per il saggio del laboratorio teatrale di Natale per non urtare la sensibilità di alcuni genitori no vax. La preside della scuola elementare Iqbal Masih di Pasta di Rivalta, vicino Torino, ha deciso di chiudere al pubblico lo spettacolo che si terrà lunedì all’auditorium Franca Rame: per accedere è infatti obbligatorio il Super Green Pass, rilasciato soltanto ai vaccinati o ai guariti dal Covid, e visto che non tutti i genitori dei piccoli attori ne sono sprovvisti, si è deciso di precludere a tutti la partecipazione all’evento. Una presa di posizione che, per evitare le critiche dei – pochi – genitori no vax, ha suscitato però quelle di chi si è vaccinato e non potrà comunque essere presente alla recita del figlio. Sono circa 80 le famiglie coinvolte: di queste, secondo un sondaggio organizzato dalla preside dopo l’entrata in vigore del decreto sul Super Green Pass, soltanto quattro avrebbero problemi ad essere presenti in teatro.

La spiegazione della preside per la recita a porte chiuse

“Ma – spiegano i genitori – soltanto una famiglia ha fatto sapere che non sarà presente alla recita e non lascerà partecipare il figlio. Tutti gli altri hanno già detto che avrebbero mandato ad assistere alla recita altri parenti che invece hanno il Super Green Pass”. Il saggio previsto per il prossimo lunedì è il coronamento di un lavoro di tre mesi portato avanti dagli studenti, che ancora non sanno del provvedimento. “Ci tengono moltissimo, per loro sarebbe un ritorno alla normalità”, dicono le mamme che hanno scritto diverse mail di proteste alla dirigente. Il rischio che i bambini siano costretti ad esibirsi senza pubblico è ormai più che concreto. “Siamo una scuola, la nostra priorità è la didattica”, si difende la dirigente scolastica Silvia Boaretto. “Abbiamo aderito a questo progetto – ha aggiunto – per far vivere ai ragazzi momenti di socialità che in questi due anni si sono persi. Con l’arrivo della circolare sul Green Pass rafforzato si è posto il problema su come organizzare questo evento”. Se lo spettacolo si tenesse nella palestra sarebbe aperto a tutti, ma i bambini perderebbero l’esperienza del teatro. “Non toglieremo nulla ai bambini – conclude Boaretto – il pubblico saranno gli alunni delle altre classi”.

Il sindaco di Rivalta contro la decisione

Contro la decisione anche il sindaco di Rivalta, Sergio Muro, che lunedì avrebbe dovuto assistere allo spettacolo del figlio: “Sono molto dispiaciuto – ha detto – perché finalmente stiamo uscendo da questa situazione di forte crisi e lo stiamo facendo grazie ai vaccini. Mi spiace moltissimo che genitori che hanno scelto di vaccinarsi, di rispettare le regole, di fidarsi della scienza, non possano partecipare a un appuntamento in cui i bambini si aspettano di vedere mamma e papà. Non condivido questa scelta. Il nostro sforzo per sostenere le vaccinazioni è stato grande, non è giusto negare una possibilità a chi si è vaccinato e potrebbe assistere in tutta sicurezza”.

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