Scritte sui muri e gomme tagliate prima dell’omicidio, quello di Elena Casanova è un femminicidio annunciato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-21

Si tratta di un femminicidio annunciato quello di Elena Casanova, vittima di un uomo che aveva manifestato la sua violenza in altre occasioni

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Campeggiava da tempo una scritta sgrammaticata  sulla via di casa di Elena Casanova, la donna colpita a morte dall’ex fidanzato Ezio Galesi. “Goditela mille euro”, tre parole sgrammaticate.

Il riferimento è ad una pendenza che risale ai mesi del lockdown, durante il quale l’uomo avrebbe realizzato dei lavori di giardinaggio che la donna non avrebbe pagato. Una storia da verificare e che nulla potrebbe mai riguardare con i fatti degli ultimi giorni, quella violenza senza senso ne giustificazione. Una violenza che era stata annunciata e anticipata da gesti premonitori. Questa mattina Galesi è stato interrogato e non ha avuto nulla da dire su quelle parole lasciate sul muro, ha ricordato però di quando a gennaio aveva tagliato le gomme dell’auto alla ex che non lo aveva mai denunciato.

Scritte sui muri e gomme tagliate prima dell’omicidio, quello di Elena Casanova è un femminicidio annunciato

Ad avvisare le forze dell’ordine sono stati i vicini, su incitamento dello stesso assassino. “Chiamate i carabinieri, l’ho uccisa a martellate”, raccontano di aver sentito in dialetto bresciano. Prima delle forze dell’ordine, purtroppo, il corpo lo ha trovato l’ex marito Marco, in compagnia della loro figlia 17enne. “L’ho visto con le braccia conserte davanti a Elena, era lì, fermo immobile, fumava una sigaretta e aspettava – ha detto l’ex coniuge -. Ho capito fosse successo qualcosa, ho avuto paura e in quel momento ho pensato solo a portare via mia figlia da lì e allontanarmi…”.

Poi l’interrogatorio “In quel momento la volevo uccidere. Perché tanta violenza? Perché c’erano dei sentimenti, anzi no, ritratto e non voglio rispondere a questa domanda. È stato un raptus”. Queste le risposte che Galesi ha dato nell’interrogatorio sostenuto questa notte davanti al pubblico ministero di Brescia Carlo Pappalardo, nel quale ha ammesso l’omicidio dell’ex compagna. “L’ho colpita più volte alla testa” ha confessato Galesi . Il 59enne ha detto di averla incontrata e di aver deciso in quel momento di toglierle la vita”L’ho incrociata ieri in un negozio a Castegnato e poi – ha detto nel corso dell’interrogatorio – sono andato ad aspettarla fuori casa”.

Oggi si piange la morte di una donna, la scomparsa della mamma di una 17enne e il fallimento del sistema di prevenzione dei femminicidi, inefficiente se siamo costretti a raccontare della morte annunciata di una donna che da mesi era perseguitata da un uomo mai denunciato.

 

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