Lo scontro tra Santoro e Mentana su Covid e Ucraina al Maurizio Costanzo Show

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-27

Nel corso della puntata del Maurizio Costanzo Show (che andrà in onda questa sera) Michele Santoro e Enrico Mentana si scontrano su argomenti come Covid e guerra in Ucraina

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Scontro tra Enrico Mentana e Michele Santoro sul palco del ‘Maurizio Costanzo Show’, in onda stasera in seconda serata su Canale 5. Tema dell’acceso botta e risposta tra i due giornalisti, la correttezza dell’informazione in tempo di Covid e guerra Russia-Ucraina. A innescare la miccia – secondo le anticipazioni di Adnkronos – è stato il direttore del Tg La7 affermando che “non si può dare la parola a uno scienziato e poi a una persona contro la scienza; come non si può dire che Putin ha scatenato la guerra contro l’Ucraina e poi allo stesso tempo che Zelensky se l’è cercata…”. Immediata la replica di Michele Santoro: “Sentiamo solo un’unica grande fanfara che suona sempre la stessa musica, sul Covid come sulla guerra. E allora, mandiamo pure più armi e facciamo più morti! Ho sentito definire addirittura Putin come un animale”. E Mentana: “Perché, è un vegetale? Una cosa è certa: non vedo Mosca invasa dagli ucraini…”.

Lo scontro tra Santoro e Mentana al Maurizio Costanzo Show

In passato il rapporto tra i due è stato molto stretto: Mentana  ha partecipato spesso ai talk show di Santoro, ad esempio Annozero e Servizio Pubblico. A riconciliare entrambi, e anche il conduttore Maurizio Costanzo, è stato l’argomento trattato subito dopo: la libertà di poter dire quello che pensavano pur non avendo mai votato Forza Italia: “Abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, senza aver mai votato per Berlusconi”, ha detto Mentana ricordando il momento in cui l’ex premier comunicò a lui e a Costanzo che sarebbe “sceso in politica”. E Costanzo ha confermato subito dopo: “Mai votato”. Mentana ha poi aggiunto: “Noi gli dicemmo che stava facendo una c… , in tv non si può dire. Ci sembrava una sgrammaticatura tremenda che il proprietario della tv dove lavoravamo entrasse in politica. Berlusconi non ci ascoltò e noi ci ritirammo come due orfanelli… ma a onor del vero, abbiamo sempre continuato a lavorare per Mediaset, senza pressioni”.

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