Giovani volontari ripuliscono la Scala dei Turchi imbrattata di rosso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-09

Al lavoro da questa mattina per ripulire la scogliera vandalizzata. La solidarietà sui social: “La Sicilia, quella vera, è questa”

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Diversi volontari del Comune di Realmonte si sono recati questa mattina sulla Scala dei Turchi per ripulirla dopo l’ultimo sfregio subito dalla famosa scogliera da alcuni vandali che l’hanno imbrattata di rosso.

Giovani volontari ripuliscono la Scala dei Turchi imbrattata di rosso

Le immagini di quel bianco imbrattato con ossido di ferro che ha colorato di rosso la scogliera hanno creato un sentimento tale che numerosi volontari del posto si sono recati sulla Scala per ripulirla dall’ennesimo sfregio.

Tanti i messaggi di gratitudine nei confronti dei volontari sui social: “Gente che ama e rispetta la propria terra”, “La Sicilia è anche questo: ragazzi giunti numerosi per ripulire la Scala dei Turchi”. E ancora: “Volontari ripuliscono la Scala dei Turchi. La Sicilia, quella vera, è questa”.

Alcuni vandali, al momento ancora ignoti, si sono arrampicati sui gradoni di roccia imbrattando di rosso il promontorio al confine tra Realmonte e Porto Empedocle. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini per identificare gli autori dello scempio. Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta per danneggiamento di beni aventi valore paesaggistico.

Secondo i primi rilievi dovrebbe trattarsi di un materiale che si colora di rosso a contatto con l’acqua e che dovrebbe essere eliminato facilmente, la polvere di ossido di ferro. Infatti le onde del mare hanno già ripulito parte della zona bassa della scogliera. Per questo motivo, più che un atto vandalico fine a sé stesso, gli inquirenti hanno pensato a un gesto dimostrativo per accendere l’attenzione sul posto.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Alberto Samonà, hanno parlato di “un atto di vandalismo vigliacco” e di una “ferita al paesaggio e alla bellezza della Sicilia”.

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