Sardegna zona bianca: cosa si può fare e cosa no

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-01

La Sardegna è la prima regione a entrare in zona bianca: da tre settimane la regione ha un Rt basso (0,68), con 50 contagiati ogni 100mila persone. Cosa è consentito da oggi

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La Sardegna è la prima regione che entra in zona bianca. Fino a oggi ci eravamo abituati a sentir parlare solo (ahinoi) di zone rosse, arancioni e gialle. L’aveva annunciata Giuseppe Conte nel suo ultimo discorso alla Nazione riguardo ai Dpcm, ma sembrava una chimera: chissà se davvero diventeremo mai (nel breve termine) bianchi. Eppure la Sardegna ce l’ha fatta e da stamattina, per decreto firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza, l’isola è bianca. Il che è possibile perché da tre settimane la regione ha un Rt basso (0,68), con 50 contagiati ogni 100mila persone. Numeri molto bassi, che hanno convinto il ministero di Lungotevere Ripa a dare il via libera. Ma a rimanere vigili, anche perché – è ovvio, essendo la prima – si vuole anche vedere come andrà a finire. Come se fosse (se si può dire) una sorta di esperimento. E allora, da oggi, cosa cambia rispetto a ieri?

Sardegna zona bianca: cosa si può fare

Che si faccia attenzione: non è un “tana libera tutti”, anzi. Però è la situazione che più somiglia alla realtà a cui eravamo abituati. Son felici i commercianti, i baristi, i ristoratori. Tra qualche giorno anche gli attori, i proprietari di cinema, palestre e piscine. Perché si potrà mangiare fuori anche la sera a cena. Non bisognerà aver fetta di tornare a casa, perché cade il coprifuoco dalle 22 alle 5, anche se per la Sardegna -e per ora- rimarrà in vigore il “tutti a casa” dalle 23.30. I bar rimangono aperti anche dopo le 18, quindi non ci sarà bisogno dell’asporto. Le altre riaperture saranno però graduali, con piscine, palestre, cinema e teatri che inizieranno a tornare a regime nei prossimi giorni.

Sardegna zona bianca: cosa non si può fare

Prima cosa: non si può togliere la mascherina, e non si può venir meno alle regole che tutelano il distanziamento sociale. Seconda cosa: sì, ok riaprono molte attività, ma non tutte. Rimangono chiuse ad esempio le discoteche, e comunque non potranno esser fatte feste, manifestazioni fieristiche e congressi. Tutto ciò che prevede assembramenti rimane totalmente vietato.

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