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Sara Cunial guida la protesta degli avvocati davanti alla Cassazione e viene bloccata dalla Polizia | VIDEO

La deputata del Gruppo Misto Sara Cunial guida la rivolta di un gruppo di avvocati contro le restrizioni per l’accesso ai Tribunali

sara cunial cassazione

Un gruppo di avvocati si è riunito oggi davanti alla Corte di Cassazione in Piazza Cavour a Roma per manifestare contro le restrizioni per l’accesso ai Tribunali causa Covid: tra loro c’era anche Sara Cunial, la deputata ex Movimento 5 Stelle, ora nel Misto, famosa per la sua battaglia contro l’obbligo di Green Pass per entrare a Montecitorio che l’ha vista prima essere ammessa nelle tribune dell’Aula e poi definitivamente respinta, al punto che per diversi giorni ha improvvisato un “ufficio Parlamentare” in strada. Il tutto perché rifiuta sia il vaccino che il tampone. I manifestanti volevano consegnare una petizione e una denuncia alla Cassazione, ma sono stati respinti da un cordone di Polizia posto a protezione degli ingressi. Soltanto dopo diverse negoziazioni, alle quali Cunial ha preso parte attiva, una delegazione di due avvocati è stata ammessa nel palazzo.

Sara Cunial guida la protesta degli avvocati davanti alla Cassazione e viene bloccata dalla Polizia

Per quanto riguarda la parlamentare, si fa sempre più probabile la sua assenza in sede di scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica: “Se oggi a un parlamentare viene negata la possibilità di votare per il Quirinale – ha scritto Cunial sul sito di “ribellione”, “resistenza” e “rinascita” R2020 – domani a una parte del popolo italiano sarà interdetto il voto elettorale per i propri rappresentanti regionali e nazionali. Questa non è più una deriva pericolosa ma la fine della democrazia”. “Uno stato che non permette il voto a coloro che non si piegano a disposizioni folli – prosegue – non è più uno stato democratico ma un regime a tutti gli effetti. Green pass o non green pass, vaccino o non vaccino, tutti dovrebbero alzare la testa e far sentire forte il proprio disaccordo con la decisione di eliminare dalla vita politica tutti coloro che non si allineano al regime. La storia ce lo insegna. Io continuerò a presidiare le istituzioni dalle quali sono stata ingiustamente estromessa, con la mia presenza costante davanti a Montecitorio”.