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Sanchez e l'alleanza del PSOE con Podemos e Ciudadanos
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-06-18
Il nuovo segretario socialista annuncia una coalizione a tre per cacciare Rajoy. Gli altri per ora lo escludono
Il nuovo segretario socialista spagnolo Pedro Sanchez ha chiuso oggi pomeriggio a Madrid il 39esimo Congresso del PSOE annunciando che tenterà d costituire una “maggioranza alternativa” per togliere il governo del paese al premier conservatore Mariano Rajoy. Sanchez ha detto che avvierà colloqui a sinistra con Podemos e al centro con Ciudadanos nel tentativo di formare una coalizione a tre.
Sanchez e l’alleanza del PSOE con Podemos e Ciudadanos
Il PSOE ha 85 deputati su 350 nel Congresso dei deputati, Podemos 71 e Ciudadanos 32. Pablo Iglesias e Alberto Rivera, I leader dei due partiti con i quali il segretario socialista punta a raggiungere accordi finora però hanno escluso di formare parte della stessa coalizione. Rajoy guida un governo di minoranza che ha ottenuto in novembre l’investitura grazie al voto favorevole di Ciudadanos e all’astensione del Psoe, allora guidato da una direzione provvisoria. Sanchez ha designato una nuova direzione del Psoe a lui vicina, che è stata approvata dal congresso socialista. Il Psoe ha anche approvato una mozione nella quale definisce la Spagna un paese pluri-nazionale, un gesto simbolico in direzione dei socialisti catalani e baschi. Sanchez si è presentato come alternativa a Rajoy affermando che bisogna porre fine “a questa epoca nera del governo di destra”. Il nuovo segretario ha spostato verso la sinistra la linea politica del Psoe. Il tema del congresso di Madrid è stato “la sinistra siamo noi”. Un messaggio chiaramente rivolto agli ex-elettori socialisti che alle ultime elezioni si sono spostati su Podemos.
Dopo il duro scontro degli ultimi mesi fra Sanchez e l’apparato del partito guidato dalla presidente dell’Andalusa Susana Diaz, sconfitta nelle primarie del mese scorso, il Congresso di Madrid dovrebbe segnare la ‘pacificazione’ almeno formale fra i socialisti spagnoli. Al Congresso è assente però il leader storico Felipe Gonzalez, che si è giustificata con impegni in Colombia. Presente invece l’ex-premier José Luis Zapatero – che come Gonzalez si era schierato con Susana Diaz – che però non si è alzato come è tradizione quando è stato fatto il suo nome. lavori del Congresso partecipano fra gli altri il capogruppo socialista all’Europarlamento Gianni Pittella e il delegato del Pd Luciano Vecchi. Il nuovo leader socialista – destituito in ottobre dopo una rivolta dei baroni’ del partito – ha indicato che tenterà di riunire una maggioranza ‘del cambiamento’ alternativa per fare cadere il governo minoritario del premier conservatore Mariano Rajoy e conquistare la Moncloa.