L’irrilevanza del Salvini politico, spiegata da Letta e Giorgetti

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-09-19

Mentre Matteo Salvini continua le sue battaglie contro le decisioni del governo che lui stesso sostiene, i ministri (compreso quelli della Lega) vanno avanti per la loro strada e Letta lo attacca: “Nell’agenda lui è totalmente irrilevante”

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Matteo Salvini prende “bastonate” – politiche, si intende – non soltanto da sinistra, ma anche dalla (sua) destra. A ridimensionare la sua figura di leader populista e le sue battaglie contro un governo da lui stesso sostenuto ci ha pensato in primis questa mattina Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico nonché vicesegretario generale della Lega. Dal Salone internazionale della calzatura alla Fiera di Rho, il membro dell’esecutivo Draghi ha ribadito il pieno sostegno all’estensione del Green pass, su cui Salvini aveva frenato. “Le decisioni difficili assunte dal governo, come l’obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro, sono volte non a limitare la libertà, ma ad aumentare la libertà e l’incontro”, ha sottolineato. “Abbiamo fatto queste misure per riaprire – ha aggiunto – ed è fondamentale tornare a essere liberi, naturalmente con qualche regola da osservare. Questo è il motivo per cui il governo ha deciso che dobbiamo aprire tutto, ma rispettando ulteriori regole”. “L’alternativa – ha concluso Giorgetti – era rischiare di tornare indietro a situazioni che non vorremmo più rivedere”.

Il ministro ha voluto sottolineare che “con Salvini andiamo d’amore e d’accordo”, probabilmente conscio di quanto le sue parole stridessero con le campagne portate avanti ultimamente dal leader del Carroccio. Lo stesso Salvini, nel corso di un incontro elettorale a Bovolone, nel Veronese, ha provato a spiegare la sua posizione di lotta e di governo: “Io non darò mai a Letta e a Conte la soddisfazione di massacrare l’Italia per due anni – ha dichiarato – quindi noi qui stiamo e qui combattiamo a nome vostro. Poi alcune le vinciamo e altre le perdiamo, perché essere soli contro tutti non è semplice. Ti alzi la mattina e quello vuole lo ius soli, un altro la patrimoniale, un altro ancora vuole il ddl Zan”.

A seppellire il suo discorso è arrivata poi la replica del segretario del Pd Enrico Letta. “Salvini è totalmente irrilevante sull’agenda di governo, quello che lui dice non si fa e credo che questo sia il motivo per cui le cose stanno lentamente, ma gradualmente e progressivamente, andando bene”, ha detto il dem. “Menomale – ha aggiunto – che la parte principale della Lega ha deciso di non seguirlo e appoggiare invece la linea di responsabilità del governo”.

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