Pur di non parlare di Arata Salvini se la prende con i gabbiani

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-06-12

Il ministro dell’Interno è uno bravissimo a lanciare la palla in curva pur di non affrontare i problemi. Oggi è stato arrestato uno dei sette esperti che hanno redatto il programma elettorale della Lega, il Paese rischia la procedura d’infrazione, non si sa dove si troveranno i soldi per la Flat Tax e lui cosa fa? Parla dei gabbiani “mostri” di Roma

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Matteo Salvini, come è noto, si occupa di sicurezza. Non si sa bene in che modo (a parte ovviamente chiamare “sicurezza” e “sicurezza bis” due decreti) ma lo fa. Ed è per questo che oggi, mentre si occupava di sicurezza facendo una diretta dal tetto del Viminale, ha deciso di spendere qualche parola e un tweet su un problema di sicurezza molto sentito: i gabbiani. Avete letto bene, il ministro dell’Interno ha fatto un tweet dove dice «qui a Roma ci sono MOSTRI, non gabbiani».

Quando Salvini diceva che a Roma era tutto a posto

Senza dubbio Salvini ha parlato più da papà che da ministro, del resto i seppur voraci (di spazzatura) gabbiani romani non risulta abbiano mai ucciso nessuno. O mangiato qualche bambino italico. Ma i pennuti mostruosi sono solo un pretesto. Servono per attaccare Virginia Raggi, alla quale il Capitano rivolge un appello: «togliete l’immondizia dalle strade perché non se ne può più».  Sono decisamente finiti i tempi in cui la sindaca della Capitale e il vicepremier leghista andavano d’amore e d’accordo sullo sgombero dei campi Rom. Prima di iniziare a litigare con il M5S Salvini era arrivato al punto di dire che a Roma non c’erano più buche.

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Poi le cose hanno iniziato a mettersi male con Luigi Di Maio e di conseguenza la Raggi è tornata a fare il punching-ball di Salvini, come quando a marzo raccontò di essersi trovato “in compagnia di tre topazzi così” e parlò di “gabbiani più aggressivi degli pterodattili”. Ogni qual volta che Salvini vuole litigare con il M5S parte da Roma, ben sapendo che dopo tre anni di non-governo a guida Raggi è un nervo scoperto per il MoVimento.

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Ma non è solo perché le cose vanno male con il M5S che Salvini oggi si è messo a parlare di gabbiani e del relativo “problema sicurezza”. Perché oggi sono successe giusto un paio di cose che dovrebbero far preoccupare il ministro, e quindi quei gran geni della comunicazione hanno pensato bene che era il momento giusto per parlare d’altro e cambiare argomento.

Le cose di cui Salvini dovrebbe parlare invece di perdere il tempo a caccia di gabbiani

Nell’ordine: Salvini potrebbe dire qualcosa sull’arresto di Paolo Arata. Ora magari qualcuno se lo è dimenticato ma Arata non è proprio un personaggio qualsiasi. Non solo perché è coinvolto nel caso Siri (dove Siri sta per Armando Siri, ex sottosegretario leghista al MIT) ma perché l’ex deputato di Forza Italia considerato dai magistrati il prestanome del re dell’eolico Vito Nicastri è anche il consulente (o ex consulente?) della Lega sui temi dell’energia e dell’ambiente. Salvini già in passato non ha voluto affrontare la questione dicendo di aver incontrato Arata “solo una volta”. Ma è davvero possibile che uno dei sette “saggi” che hanno redatto il programma della Lega (nel caso di Arata proprio la parte sull’energia) si sia incontrato solo una volta con il leader del partito? Salvini potrebbe approfittarne per chiarirlo.

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Ci sarebbe poi da chiarire il senso delle sue dichiarazioni sulla ricchezza privata degli italiani. Ieri Salvini è tornato per l’ennesima volta sull’argomento parlando dei «centinaia di miliardi in cassette di sicurezza, fermi». Cosa ci vuole fare Salvini? Una patrimoniale o un condono? Per il M5S la seconda proposta è naturalmente irricevibile (specie dopo l’ultimo condono chiamato Pace Fiscale). Salvini invece pensa esattamente l’opposto: «l’unico ragionamento riguarda una ‘pace fiscale’ per chi volesse sanare situazioni di irregolarità relative, oltre che ad Equitalia, al denaro contante». Curiosamente Equitalia non esiste più, forse Salvini è poco informato. Volendo proprio impegnarsi Salvini potrebbe spiegarci come intende finanziare la Flat Tax ed evitare l’aumento dell’IVA (non lo ha ancora fatto) oppure, per rimanere ai temi di stringente attualità, cosa vuole fare per evitare la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. E no, dire “usciamo dall’euro” non è una soluzione tanto quanto non lo è quella di stampare minibot.

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Salvini parla di tragici eventi accaduti nel 2015 pur di non affrontare i temi reali del Paese del 2019

Last but not least c’è la questione sollevata dal  presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra. Il senatore pentastellato ha annuciato di aver richiesto «con lettera ufficiale il 7 maggio la convocazione del ministro dell’Interno Salvini in commissione Antimafia. Lettera ufficiale che è partita solo dopo numerose sollecitazioni informali per fissare una data di audizione già dalla terza settimana d’insediamento della commissione stessa, ovvero a dicembre 2018». Insomma a quanto pare Salvini, che a parole dice di voler combattere mafia, ‘ndrangheta e camorra non ha ancora trovato il tempo di andare a riferire in commissione. Evidentemente le minacce alla sicurezza da parte dei gabbiani di Roma sono più pressanti.

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meme da Giente Honesta

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