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Salvini fa la spia a Conte e l’ex ministro Fraccaro finisce nei guai
neXtQuotidiano 21/01/2022
Dopo la rilevazione fatta dal leader della Lega all’ex Presidente del Consiglio per una presunta trattativa per Tremonti al Quirinale, è stato aperto un procedimento interno nei confronti del pentastellato
Il vociare attorno a quell’incontro – che lo stesso ex Ministro per i rapporti con il Parlamento del governo Conte-1 aveva definito casuale – in un palazzo romano era iniziato il 17 gennaio, quando un giornalista di Tagadà (La7) aveva raccontato di aver visto i due entrare nello stesso portone di quello stabile in cui, un tempo, aveva il suo ufficio Giulio Tremonti. Poi è stato lo stesso Matteo Salvini ad avvisare il leader del MoVimento 5 Stelle dei contenuti di quella “riunione”: offrire una cinquantina di voti pentastellati per sostenere l’elezione di Tremonti al Quirinale. E ora per Riccardo Fraccaro sono iniziati i guai.
Fraccaro e la trattativa con Salvini per Tremonti al Quirinale
Come riporta il quotidiano La Stampa, durante l’incontro andato in scena ieri a Roma tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte il leader della Lega avrebbe spiegato un fatto che ha fatto immediatamente sobbalzare sulla sedia i vertici del MoVimento 5 Stelle:
“Giuseppe, io sono una persona seria. Mi hanno offerto i voti di un pezzo di 5 stelle, ma io non tratto con chi ti vuole tradire”.
Parole che hanno fatto scattare l’allarme rosso. Perché, secondo quanto ricostruito, quel “mi hanno offerto” farebbe riferimento all’incontro avuto in un palazzo romano con Riccardo Fraccaro. E lo stesso ex ministro aveva immediatamente provato a gettare acqua sul fuoco, dicendo che lui e il leader del Carroccio hanno lo stesso commercialista che lavora proprio in quello stabile capitolino. Lo stesso in cui aveva uno studio Giulio Tremonti, uno dei nomi papabili – nel centrodestra – per l’elezione al Colle.
E da lì è scoppiato il caos interno al MoVimento 5 Stelle. Perché si è deciso di aprire un procedimento interno in cui lo stesso Fraccaro dovrà difendersi dalle accuse mosse contro di lui dopo che Salvini ha avvisato Conte di quanto stava accadendo. Il caso curioso vuole, però, che l’ex Ministro sia uno dei tre probiviri che hanno il compito di giudicare e valutare il comportamento dei parlamentari iscritti al MoVimento in caso di controversia. Lui, però, già si sta difendendo sottolineando di non aver parlato dei candidati al Quirinale con il segretario del Carroccio.
La versione di Salvini
Dal canto suo, Matteo Salvini sostiene che il retroscena de La Stampa non sia reale: “I retroscena riportati sulla stampa sull’incontro fra me e Riccardo Fraccaro sono privi di ogni fondamento. Si è trattato di uno fra i tanti incontri che ho avuto con diversi esponenti del M5S in queste settimane, alla Camera o al Senato. Abbiamo fra le altre cose scambiato alcune idee sul Quirinale, ma con nessuno di loro non ho mai parlato di numeri, voti o cose simili. Fraccaro mi ha poi consigliato di parlare della chiacchierata con Giuseppe Conte, come normalmente fatto”.