Dove sono le parole di condanna di Salvini e Meloni per il pirata della strada che ha ucciso Keoule Dembele?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-21

Il 24enne è morto, investito a Mestre da un uomo che ha imboccato la pista ciclabile con la sua auto e poi ha tentato la fuga

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È morto a 24 anni, travolto mentre si trovava a bordo della sua bicicletta sulla pista ciclabile di Mestre. Sulla strada per il ritorno a casa dopo aver fatto la spesa. Keoule Dembele è stato colpito da un pirata della strada che, con la sua automobile, poi ha anche tentato la fuga. La vittima, un giovane cittadino maliano che vive da anni in Italia, è stato falciato ed è morto pochi istanti dopo l’impatto. Alla guida della vettura c’era un uomo di 36 anni che, poi, è stato sottoposto a un test tossicologico risultato positivo (alla cocaina) e per questo è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale.

Keoule Dembele, il 24enne travolto e ucciso su una pista ciclabile a Mestre

Tra pochi giorni si sarebbe dovuto sposare, ma tutti piani per il suo futuro si sono infranti su quella pista ciclabile che collega la stazione ferroviaria e il centro della città di Mestre, davanti alla scuola primaria Cesare Battisti. Colpito alle spalle da quell’automobile guidata da un pirata delle strada che non si è neanche fermato per prestare soccorso. Ma il suo tentativo di fuga si è concluso un centinaio di metri dopo. Dopo aver abbattuto anche alcuni paletti che separano la strada destinata ai veicoli da quella riservata alle biciclette. E Keoule Dembele è morto poco dopo. Vani, infatti, sono stati i tentativi di soccorso da parte del personale del 118 allertato dai testimoni che hanno assistito alla scena. A soli 24 anni, a pochi giorni dal suo matrimonio. Un’altra vittima di un pirata della strada, di quelle persone che si mettono alla guida senza avere contezza degli altri.

Il silenzio di Salvini e Meloni

E purtroppo, come spesso accade in questi casi, i due leader dei partiti di Centrodestra – Lega e Fratelli d’Italia – hanno deciso di non commentare questa notizia. Ancora una volta, dunque, quando muore un cittadino straniero cala il silenzio anche sulle bacheche social di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. La narrativa e la narrazione della destra italiana, dunque, perde l’ennesima occasione per ribadire un fatto: le vittime non hanno colore o nazionalità, così come i colpevoli. Ma quando c’è da fare click e attirare l’attenzione elettorale, ecco che si parla solo dei “reati” commessi dagli stranieri. Vecchi schemi di propaganda eterna.

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