Salvini vola ad Atene a vedere il Milan mentre l’Italia va a rotoli (e non porta neanche bene)

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-12-14

Giornata da dimenticare ieri per il vicepremier leghista: il Milan perde ed esce dall’Europa, Conte retrocede dal 2,4% e la UE ha prorogato per l’ottava volta le sanzioni alla Russia. Ma a Salvini a quanto pare importa solo della sconfitta del Milan (e stacca il telefono per tutto il giorno)

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La nuova strategia del governo del cambiamento, reduce dalla poderosa retromarcia di Conte a Bruxelles sul deficit, è quella di fingere indifferenza e ostentare una sicurezza inesistente. Luigi Di Maio ieri ha monopolizzato le discussioni su Facebook con i suoi ricordi giovanili del Nokia 3310. Mercoledì sera i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, evidentemente soddisfatti per l’approvazione alla Camera della Manovra del Popolo (che però a questo punto è completamente da rifare), si sono concessi una doverosa pausa dai lavori parlamentari con una bella festa in discoteca in occasione di primi sei mesi di governo. E all’appello non poteva mancare Matteo Salvini.

Il Milan esce dall’Europa (per l’Italia forse c’è ancora speranza)

Il ministro dell’Interno ha passato mesi a dire che dal 2,4% non si torna indietro. Ma Babbo Natale/Giuseppe Conte è tornato dal vertice con la Commissione con un fantastico 2,04%. Cifra che suona simile ma che nei fatti significa una decisa riduzione delle risorse disponibili per la Manovra del Popolo. Occorre cambiare strategia. Non si può più continuare a giocare a fare i duri con l’Europa, un giochino che è costato caro agli italiani ma non a Salvini che così facendo ha continuato a guadagnare consensi. Ieri il vicepremier si è concesso una pausa dalla sua intensa attività di governo per andare a guardarsi il suo Milan. Ad Atene.

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Non è la prima volta che Salvini “molla tutto” per seguire la sua passione per i rossoneri. L’anno scorso – quando il Segretario della Lega era “solo” eurodeputato e consigliere comunale a Milano -venne fuori che Salvini, pur partecipando molto raramente alle sedute del consiglio comunale era molto puntuale quando si trattava di ritirare i biglietti gratis per le partite a San Siro messi a disposizione dei consiglieri meneghini.

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E così ieri mattina Salvini si è imbarcato assieme ai ragazzi della Curva Sud per andare a vedere il match di Europa League contro l’Olympiacos. La partita si è conclusa con un rotondo 3 a 1 per i padroni di casa decretando l’uscita del Milan dall’Europa. Ma il ministro non ha voluto sprecare l’occasione per un’ultima twittata dallo stadio dove ha lodato gli eroici tifosi rossoneri.

Il ministro stacca il telefono e la UE proroga le sanzioni alla Russia

«Su tutto il resto, meglio non fare commenti, li lascio fare a voi». E i commenti sono arrivati. Molti infatti non hanno gradito che Salvini abbia deciso di andarsene a vedere il Milan quando l’Italia è nella situazione che sappiamo e soprattutto all’indomani dell’attentato di Strasburgo. Secondo i tifosi del Milan Salvini porta sfiga. Anzi: una sfiga pazzesca. Poco male, chiosa un utente: questa sarà l’unica uscita dall’Europa per il capo dei sovranisti nostrani.

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Il ministro dell’Interno forse avrebbe fatto meglio a godersi la partita dal divano di casa, magari avrebbe potuto postare la foto della frittatona di cipolle e della peroni ghiacciata ottenendo migliaia di like.

A peggiorare – politicamente – le cose c’è quanto raccontano Tommaso Ciriaco e Carmelo Lopapa oggi su Repubblica. A quanto pare per tutta la giornata di ieri Salvini aveva il telefono staccato: «Da Bruxelles lo cercano al telefono per tutto il pomeriggio. Matteo Salvini è “irreperibile”, non risponde, non si fa trovare. Volato ad Atene a seguire con il figlio la trasferta in Europa League del suo Milan». Forse aveva finito i giga per le telefonate dall’estero? Se davvero fosse così la situazione sarebbe davvero grave, staccare il telefono proprio quando il governo ha bisogno di una linea compatta e unitaria. Ed è strano che Salvini, di solito così attento a pubblicare i messaggi che riceve, abbia dimenticato di rispondere al telefono.

Da Bruxelles ieri è arrivata un’altra doccia fredda per i sovranisti amici di Putin: il Consiglio Europeo ha votato all’unanimità la proroga delle sanzioni contro la Russia «visto che non ci sono progressi nell’implementazione degli accordi di Minsk» ha spiegato il Presidente Tusk. Non è la prima volta che le sanzioni vengono prorogate da quando si è insediato il governo gialloverde che aveva promesso (agli italiani e ai russi) di far levare le sanzioni. Rimane un dubbio: che Salvini sia andato ad Atene per toccare con mano cosa comporta l’intervento della Troika?

Leggi sull’argomento: I danni della strategia da “bimbominkia” del ministro Salvini

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