Quanto ci sono costati i giochini con l’Europa? 244 miliardi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-12-13
Il conto delle perdite virtuali su obbligazioni, azioni e titoli di Stato dall’inizio della crisi di governo fino alla trattativa con Bruxelles.
Mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte festeggia il 2,04% di Deficit/PIL che è riuscito a spuntare nell’incontro con Juncker, è bene sapere quanto è costato agli italiani il clima di perenne incertezza fatto di scontri con Bruxelles e di continue modifiche di una legge finanziaria tuttora da precisare e da ricalcolare con l’affossamento di Quota 100 e reddito di cittadinanza? Secondo la Fondazione Hume dal giorno(31 maggio) del debutto del governo giallo-verde al 7 dicembre la perdita di ricchezza finanziaria del Paese ammonta a 89 miliardi. Se assumiamo però la partenza del 4 marzo, giorno delle elezioni, allora la perdita schizza a 244 miliardi. Così suddivisa: 28,8 miliardi in obbligazioni, 79,7 miliardi in azioni quotate, 61,4 miliardi in Bot e Btp. Se aggiungiamo i 74,1 miliardi denunciati da Bankitalia e dagli investitori esteri, ecco che il conto torna. Si tratta naturalmente di perdite virtuali, “sulla carta” direbbero gli operatori, nel senso che fino a quanto non si è venduto non si può parlare di perdita effettiva. Nondimeno, la caduta di valore dei portafogli pesa sulla ricchezza complessiva del Paese.
Dal calcolo, avverte la fondazione, sono escluse le perdite di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, nonché i maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va inoltre ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.