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SAE: le casette per i terremotati nelle Marche sono in condizioni pietose

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-12-26

Dopo la denuncia di una situazione “desolante” delle casette a San Cassiano, da parte del sindaco di Sarnano, anche i primi cittadini di Visso e Caldarola (Macerata) offrono un medesimo quadro per le ultime Sae consegnate o in consegna, tanto che alcune famiglie si sono rifiutate di entrarci

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Casette piene di sporcizia, difetti idraulici, assenza di marciapiedi, cumuli di terra, tubi, scale e materiale di cantiere ancora presenti. Non è un regalo ma una beffa di Natale quella arrivata per molti terremotati che aspettavano una soluzione abitativa d’emergenza da oltre un anno. Dopo la denuncia di una situazione “desolante” delle casette a San Cassiano, da parte del sindaco di Sarnano, anche i primi cittadini di Visso e Caldarola (Macerata) offrono un medesimo quadro per le ultime Sae consegnate o in consegna, tanto che alcune famiglie si sono rifiutate di entrarci, nelle condizioni in cui sono, come è successo a Visso.

SAE: le casette per i terremotati

Il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, ha fatto sapere che le consegne dovrebbero completarsi per il 90% delle costruzioni entro gennaio-febbraio, mentre venivano consegnate le chiavi di 79 moduli abitativi tra Norcia e Preci in Umbria. Le casette del comune di Norcia, 419 consegnate fino ad oggi, saranno così ripartite: tre a Piediripa, una a Popoli, 12 a Savelli e 28 a Norcia capoluogo, Zona Industriale C. Ma la situazione dell’area Sae di San Cassiano, che verrà consegnata agli assegnatari mercoledì 27 dicembre, è “desolante”, ha detto il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli, che insieme all’assessore Luca Piergentili, ha fatto oggi un sopralluogo: “all’esterno – dice – vialetti ancora da sistemare, cumuli di terra, terrapieni da ultimare, reti da cantiere, asfaltatura rovinata, pezzi di catrame sulle aiuole ecc; all’interno, oltre alla sporcizia, parte del mobilio e dei complementi d’arredo previsti nel capitolato non montati o addirittura assenti”. “In teoria i lavori delle casette, arredi compresi, sarebbero stati ultimati lo scorso 22 dicembre, ma lascio a ognuno giudicare se sia possibile considerare terminati i lavori”, ha spiegato ieri Ceregioli, accompagnando la sua denuncia con delle foto pubblicate su Facebook.

“Premesso che ci era stato comunicato che avremmo potuto procedere alla consegna delle casette già la vigilia di Natale, la direzione dei lavori, subito contattata, ci ha informato che domani (26 dicembre) sarà presente in cantiere la ditta che si occupa delle urbanizzazioni e degli esterni e che dopodomani (27 dicembre) il personale del consorzio Arcale provvederà alla pulizia degli interni. Dubito fortemente – ha continuto il sindaco – che in un giorno e mezzo si riesca a fare quello che già alla data del 22 dicembre doveva essere ultimato, circostanza ancora più grave se solo si considera che il 24 in cantiere non ha lavorato nessuno”. “Se alle 15 di mercoledì 27 dicembre non sarà tutto ultimato e funzionante in ognuna delle nove casette, non procederò alla consegna delle chiavi agli assegnatari – ha annunciato il sindaco -, visto che la tempistica che era loro stata prospettata è stata già ampiamente disattesa. È del tutto evidente che ci sia una responsabilità diretta delle ditte che stanno operando in cantiere e domattina formalizzerò la questione alla Protezione civile nazionale e regionale, affinché possano effettuare le necessarie verifiche”.

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