La provocazione della Russia che inaugura una “statua all’invasore” a Mariupol

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-05

A Mariupol il vice capo dello staff di Vladimir Putin, Sergei Kiriyenko, ha inaugurato una statua dedicata a “Babushka Anya”, l’anziana che aveva accolto i soldati ucraini, scambiandoli per russi, agitando una bandiera dell’Unione Sovietica

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Il vice capo dello staff di Vladimir Putin, Sergei Kiriyenko, ha inaugurato a Mariupol una statua a favore dell’invasione russa. Il monumento, riferisce Moscow Times, ritrae ‘babushka Anya”, una nonnina ucraina diventata famosa in tutta la Russia per un video in cui accoglieva festante i soldati ucraini, scambiandoli per russi, agitando una bandiera dell’Unione Sovietica. La sua immagine, diffusa dai media del Cremlino compare ormai in Russia su manifesti e gadget pro guerra. Il monumento è stato realizzato a San Pietroburgo e portato in Ucraina dalle forze della Russia Unita, secondo il sito web del capo dell’autoproclamatasi Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin.

La provocazione della Russia che inaugura una “statua all’invasore” a Mariupol

“Babushka Anya è un simbolo della madrepatria per l’intero mondo russo. Sfortunatamente non conosciamo il suo nome per intero, ma la troveremo per poterla ringraziare e inchinarci davanti a lei”, ha detto Kiriyenko mentre svelava la statua davanti ad un piccolo gruppo di persone. L’evento è stato ripreso in video da Andrei Turchak, deputato del partito Russia Unita che sostiene Putin. Presente anche Konstantin Ivashchenko, nominato dai russi sindaco di Mariupol. Kiriyenko, hanno riferito la settimana scorsa i media russi, è stato incaricato dei rapporti fra il Cremlino e le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. Dato che è lui ad occuparsi di politica interna, il passo è stato interpretato dagli analisti come un’indicazione della volontà di Putin di voler annettere in futuro alla Russia il Donbass ucraino. Il tutto mentre secondo la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, il 90 per cento della città è in rovina e ci sono ancora 5mila civili da evacuare: “Dal terzo giorno dell’aggressione i russi stanno deliberatamente bloccando i corridoi umanitari che portano cibo e medicine e che servono per l’evacuazione dei bambini”.

 

(immagine di copertina: Twitter SotaVision)

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