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La Russia sostiene di aver conquistato Mariupol, ma in città si combatte ancora in strada
neXtQuotidiano 22/04/2022
In un colloquio con Vladimir Putin, il ministro della Difesa russo Sergei Shoiugu ha annunciato la presa di Mariupol. Ma chi è riuscito a scappare dalla città racconta di combattimenti ancora in atto
Mentre Vladimir Putin a colloquio con il suo ministro della Difesa Sergei Shoigu annuncia alla nazione la presa di Mariupol, Kyiv e Washington sostengono che la città ucraina non sia ancora caduta e che la resistenza popolare sia ancora in atto. Dopo aver raggiunto le linee ucraine, 79 profughi della città hanno raccontato di una battaglia ancora in atto, con combattimenti in corso nelle vie del centro, anche al di fuori dal perimetro dell’acciaieria. “La città è stata liberata dalle forze armate della Federazione russa. I resti della formazione dei nazionalisti si sono rifugiati nella zona industriale dello stabilimento Azovstal”, è il rapporto che Shoigu fa a Putin. “Nel 2014 – prosegue il ministro della Difesa – il regime di Kiev ha dichiarato la città capitale temporanea de facto della regione di Donetsk, trasformandola in otto anni in una potente area fortificata e in un rifugio peri nazionalisti ucraini. Questa è in realtà la capitale del Battaglione Azov”.
La Russia sostiene di aver conquistato Mariupol, ma in città si combatte ancora in strada
Porre tanta enfasi sull’importanza di Mariupol permette al Cremlino di giustificare ai russi una “vittoria” nel giorno del 9 maggio, giorno della Festa della Vittoria nel 77esimo anniversario della Grande guerra patriottica. Durante il colloquio si è anche rimarcata la disponibilità di Putin ad aprire corridoi umanitari dal 21 marzo “per l’evacuazione di civili e cittadini stranieri”. L’unico punto non controllato dall’esercito russo o dai suoi alleati della milizia popolare della Repubblica di Donetsk è lo stabilimento Azovstal, dove sarebbero asserragliati i combattenti del battaglione Azov. Il presidente russo ha ordinato di non procedere con un attacco in quell’area: “Considero inappropriata la proposta di assalto alla zona industriale. Ti ordino di cancellare questo progetto”. Il motivo è “preservare la vita e la salute” di soldati e ufficiali russi “Non c’è bisogno di arrampicarsi in queste catacombe e strisciare sottoterra attraverso queste strutture industriali. Quindi, blocca questa zona in modo che non ne esca una mosca”.
Perché Putin ha chiesto di fermare l’attacco alle acciaierie Azovstal
I militari ucraini hanno letto questo colloquio come un’implicita ammissione di impotenza, mentre il presidente americano Biden conferma: “Non c’è ancora nessuna prova che sia completamente caduta”, facendo eco alle parole di Michail Vershinin, capo della polizia di Mariupol, ferito e ricoverato proprio all’interno dell’acciaieria: “Le condizioni della resa non sono ancora mature”. Secondo Daniele Angrisani “l’esercito russo è drammaticamente a corto di uomini e mezzi”, circostanza che non gli permetterebbe di continuare a condurre una guerra in più direzioni, alla quale va aggiunta la difficoltà nel combattere battaglie in contesto urbano: per questo motivo fermare l’avanzata a Mariupol congelando lo spazio intorno all’acciaieria consentirebbe a Putin di respirare e concentrarsi nelle altre aree del Donbass, diventate ormai il principale obiettivo militare da sventolare in patria come vittoria.