M5s, Giuseppe Conte ci sta. Quale sarà il ruolo dell’ex premier nel Movimento?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-28

Avrà un ruolo ad hoc nel progetto rifondativo del M5s. È quanto emerge dalle prime indiscrezioni dopo il summit di questa mattina all’hotel Forum di Roma con i vertici del M5s, tra cui anche Beppe Grillo

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Alla fine è così, e quella mano alzata (come per salutare) immortalata all’uscita da Palazzo Chigi nel suo ultimo giorno da premier, prede sempre più le forme di un arrivederci che non di un addio. E se non dalla presidenza del Consiglio, almeno dalla politica. Ciò che emerge infatti dalle prime indiscrezioni dopo il summit di oggi all’hotel Forum di Roma è che l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrà un ruolo determinate (sarà il nuovo capo politico anche se Rousseau ha appena votato per un direttorio a 5?), nel progetto rifondativo del partito fondato nel lontano 2009 da Casaleggio padre e Beppe Grillo. Che nel pomeriggio, dopo aver evitato i cronisti e immaginando che l’incontro di oggi avrebbe fatto parlare (e non poco) i giornalisti di tutta Italia e di tutte le parti politiche, ha scritto su twitter: “Bellissima giornata. Tutte le cose che non verranno pubblicate sono vere”.

E infatti è così. Di indiscrezioni ne sono già uscite. Scrive l’Adnkronos:

“Giuseppe Conte ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle. Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell’attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050”. Lo rendono note fonti del M5S vicine all’ex presidente del Consiglio al termine del vertice all’hotel forum.

“Il Movimento sarà la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando però su pilastri insostituibili, quei valori originari che lo hanno sempre contraddistinto: la tutela dell’ambiente, l’importanza dell’etica pubblica e della lotta alla corruzione, il contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, la lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta”, concludono le stesse fonti.

 

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