Rosario Serago, il poliziotto che ha ritrovato la piccola Nicole scomparsa a Sant’Angelo Limosano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-04

In un’intervista rilasciata a AdnKronos Rosario Serago racconta i momenti del ritrovamento della piccola Nicole, la bimba di 5 anni che si era allontanata di casa a Sant’Angelo Limosano, vicino Campobasso

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Era scomparsa da 12 ore, Nicole, la bimba di 5 anni allontanatasi di casa a Sant’Angelo Limosano ritrovata ieri tra i rovi in una zona impervia del comune in provincia di Campobasso. A notare per primo il suo giacchino rosa è stato Rosario Serago, membro dell’Undicesimo Reparto Volo della Polizia di Stato di Pescara ed è originario di Riccia, paesino della provincia di Campobasso a circa 40 km dal luogo dove oggi ha trovato Nicole. Stava sorvolando l’area insieme al collega del Soccorso Alpino. “Non riesco a spiegare l’emozione”, ha detto in un’intervista a AdnKronos. “Ho ho un figlio di 6 anni – ha aggiunto – e quando mi hanno chiamato questa notte ho pensato subito a lui. Facciamo tanti soccorsi perché abbiamo come zona di competenza Abruzzo, Molise e Marche ma non sempre vanno a buon fine. Questa volta mi sentivo positivo”. La piccola si era allontanata di casa approfittando di un momento di distrazione della madre, impegnata ad allattare l’altro figlio, avvicinando una sedia alla finestra ed arrampicandosi per poi scendere in strada, un salto di un metro visto che l’appartamento era al piano terra. Poi si è diretta verso una zona impraticabile.

Rosario Serago, il poliziotto che ha ritrovato la piccola Nicole scomparsa a Sant’Angelo Limosano

“Dopo una ventina di minuti – ha raccontato Serago – applicando le nostre tecniche di ricerca, elicottero con i portelloni aperti con due persone da una parte e due dall’altra che guardano fuori, siamo riusciti a vedere in mezzo ai rovi un giubbotto rosa, che era quello che sapevamo che indossava la bambina. Ci siamo abbassati con l’elicottero per vedere meglio. La bambina era in piedi”. Per raggiungerla l’elicottero è stato fatto atterrare in un “punto idoneo”. “Io sono sceso per terzo – spiega Serago – e siamo andati subito a cercare la bambina. Siamo andati avanti nel dirupo e lei era lì, in piedi in mezzo ai rovi ma non piangeva. Si vedeva che era spaesata ma l’abbiamo chiamata ‘Nicole Nicole’ e lei ha risposto subito. Ci ha detto che aveva fame e voleva fare merenda. Abbiamo visto che non era politraumatizzata e l’abbiamo presa in braccio. Poi a ‘catena’ siamo riusciti a risalire dal dirupo. Abbiamo cercato di rassicurarla, di coprirla, le ho messo il mio cappellino di lana in testa e la coperta termica. L’abbiamo tenuta stretta in braccio. Poi l’abbiamo caricata sull’elicottero e portata al campo sportivo dove è stata visitata dal 118”.

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