L’Aprilia delle ronde negate e la curiosa morte di Hady Zuady

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-07-30

I carabinieri dicono che nella zona non si registrano furti nei negozi mentre i testimoni raccontano di sette visite dei ladri. Tutti negano che ci siano ronde in città, ma…

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“Non conosco questi tre cittadini ma posso dire che non ci sono ronde sul territorio. Aprilia non è il Far West: come in altre zone della provincia e della regione, abbiamo avuto furti e altri piccoli episodi e la gente è un po’ esasperata ma siamo in una situazione di normalità”: il sindaco di Aprilia Antonio Terra a Radio 24 sostiene che nella sua città non ci sono cittadini che si “organizzano” per girare la notte, anche se ieri Hady Zuady è morto dopo un incidente automobilistico mentre tre persone si trovavano intorno a lui e di queste due sono stati denunciati per omicidio preterintenzionale.

L’Aprilia delle ronde negate e la morte di Hady Zuady

Il comandante provinciale dei carabinieri di Latina , Gabriele Vitagliano, ha detto che è da escludere che Hady Zuady sia stato oggetto di un pestaggio prolungato.  I militari, allo stato, ritengono anche che i tre che hanno inseguito l’auto con a bordo il cittadino marocchino e l’altra persona, tuttora ricercata, non facessero parte di una ronda. “Non abbiamo mai avuto notizie di ronde in quel quartiere, anche se – spiega Vitagliano – la pronta reattività di quei condomini è da capire ed è oggetto del nostro approfondimento”. I carabinieri hanno acquisito il video registrato dalle telecamere di sorveglianza di un bar a poca distanza dal luogo dell’incidente. Le immagini, attorno all’una e mezza della notte, hanno ripreso l’impatto dell’auto contro il muro di cinta di una casa e successivamente un’altra auto che si avvicina e dalla quale scendono due persone. La vettura degli inseguitori, una Mercedes, poco dopo si ferma nel piazzale antistante il bar e si vedono tre soggetti che restano per parecchi minuti nella zona dell’incidente.

ronde aprilia
Il Faro On Line

A parlare di ronde ma proprio per negarne l’utilità era stato il 28 luglio Elvio Vulcano dell’UGL; aveva esclusosuccessivamente Matteo Adinolfi, coordinatore provinciale della Lega, l’ipotesi delle ronde parlando invece delle loro manifestazioni note come passeggiate della legalità: “La Lega ha promosso e realizzato le passeggiate del decoro e della legalità nei posti più degradati di Latina, autolinee ex Svar quartiere Nicolosi Villaggio Trieste e altre zone. Le passeggiate della legalità sono state sempre autorizzate dalla Questura di Latina. Ogni altra iniziativa non viene riconosciuta dalla Lega”.

Le curiose contraddizioni sulla criminalità ad Aprilia

I testimoni che vivono a Campo di Carne riferiscono di aver sentito un gran botto ma di non aver sentito voci di risse in via Guardapasso, dove è accaduto l’incidente prima ed è mistero su quanto sia successo dopo. È però curioso che una signora racconti all’agenzia di stampa ANSA che “da me i ladri sono venuti sette volte e anche il bar qui accanto è stato visitato più volte”. Conferma il titolare del bar: “Mi sono entrati quattro volte nell’ultimo mese – spiega – l’ultima volta con un palo lungo sei metri hanno divelto la saracinesca e mi hanno fatto un danno di sette mila euro”. È curioso perché  il colonnello Vitagliano durante un’intervista rilasciata a Sky Tg 24 ha precisato che non risulta che in zona siano in azione ronde perché nel luogo dove ha preso le mosse la vicenda di sabato notte non si registrano da mesi furti in negozi, mentre sono stati solo quattro i furti di o su auto in sosta.

hady zuady via guardapasso campo di carne aprilia

I due arrestati vivono ad Aprilia in via Guardapasso, nel condominio dov’è stata intercettata l’auto a bordo della quale viaggiava il 43enne straniero. Non hanno precedenti e “tantomeno legami con gruppi o partiti politici di alcun tipo”, dicono i carabinieri. Secondo quanto ricostruito dai militari, i due italiani e il terzo che era con loro rimasto in disparte durante l’aggressione, si conoscevano appena. Nulla di determinante intanto, avrebbe rilevato la visione delle telecamere di sorveglianza del bar sulla via Nettunense. La scena dell’aggressione al 43enne marocchino Hady Zaitouni, avviene ai margini dell’inquadratura ed è disturbata dalla luce diretta delle auto. A bordo dell’auto della vittima i carabinieri hanno ritrovato oggetti da scasso, “non un semplice piede di porco ma arnesi di precisione”. Ma se quella non è zona di furti, che ci faceva lì un presunto ladro?

Leggi sull’argomento: Hady Zuady: la morte del presunto ladro forse ucciso ad Aprilia

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