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Lui la picchia, poi chiama i soccorsi. Ma intanto lei muore

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-26

Nel quartiere San Paolo a Roma un uomo ha picchiato la fidanzata: accortosi della crisi respiratoria che stava avendo dopo le percosse, ha chiamato (invano) i soccorsi, che hanno soltanto potuto constatarne la morte

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Le violenze fisiche e psicologiche andavano avanti da mesi: percosse, insulti, isolamento sociale forzato. Fino al tragico epilogo. Dopo l’ennesima aggressione, la sua fidanzata ha avuto una crisi respiratoria, al punto da indurlo a chiamare i soccorsi. Ma quando i sanitari sono arrivati nell’appartamento in zona San Paolo a Roma non hanno potuto far altro che accertare la morte della donna: sul suo corpo evidenti segni di violenze. I medici hanno immediatamente contattato la polizia di Stato, che ha arrestato l’uomo per maltrattamenti contro familiari e conviventi. Gli investigatori della IV sezione squadra mobile, specializzati nel contrasto ai reati di violenza di genere, insieme agli operatori dell’XI distretto di San Paolo e della polizia scientifica hanno raccolto “gravi indizi di reato in ordine a violenze fisiche e psicologiche”. Sul posto è intervenuto anche il Pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma che ha disposto l’invio dei medici legali.

Lui la picchia, poi chiama i soccorsi. Ma intanto lei muore

Dai primi rilievi è stato possibile accertare che le ultime lesioni riscontrate sul corpo della vittima risalivano a poco prima dell’arrivo dei soccorsi. All’esito dell’udienza di convalida, il Gip del Tribunale di Roma ha confermato il provvedimento restrittivo e disposto la misura cautelare del carcere richiesta del Pm. L’assessora alle Pari opportunità di Roma, Monica Lucarelli, ha dichiarato: “Violenze fisiche e psicologiche sulla compagna. Botte che l’hanno portata alla morte. E, come se non bastasse, il tentativo di mascherare un femminicidio con un malore. Quanto accaduto a San Paolo è gravissimo e solo grazie alla prontezza dei soccorritori che hanno avvisato le forze dell’ordine l’uomo è stato arrestato. Il mio pensiero va a quella donna, morta senza aver potuto chiedere aiuto. Il 90 per cento delle violenze si sviluppa tra le mura domestiche e per questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi per alzare il livello di guardia e sensibilizzare le donne per farsi aiutare. Il nostro impegno è quello di collaborare con la Questura e le Procure per supportare al massimo tutte le azioni di contrasto alla violenza di genere. Ringrazio i poliziotti e la procura – conclude l’assessora – per aver risolto un caso che poteva passare impunito”.

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