Attualità
Il grande ritorno (in vita) di Kim Jong Un
neXtQuotidiano 02/05/2020
Kim Jong-un è tornato in pubblico per la prima volta in tre settimane, senza apparenti segnali di malattia, malgrado le speculazioni sul suo stato di salute che si sono spinte fino a indicare la sua morte
Kim Jong-un è tornato in pubblico per la prima volta in tre settimane, senza apparenti segnali di malattia, malgrado le speculazioni sul suo stato di salute che si sono spinte fino a indicare la sua morte. Le 21 foto diffuse dalla Kcna, l’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, e dal Rodong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori, hanno mostrato il leader col suo abito in stile Mao, impegnato il primo maggio a dare istruzioni sul campo e a partecipare al taglio del nastro rosso inaugurale di una fabbrica di fertilizzanti fosfatici a Sunchon, città a circa 50 chilometri a nord di Pyongyang, finita dopo due anni di lavori.
Il grande ritorno (in vita) di Kim Jong Un
La riapparizione di Kim ha marcato la difficoltà nel capire le vicende interne dello Stato eremita, a partire dalle sorti della leadership, considerando che l’ultima apparizione di Kim era dell’11 aprile, a capo del Politburo del Partito dei Lavoratori. Le foto, tra l’altro, lo hanno mostrato mentre parla con i funzionari della fabbrica e, sempre sorridente, ispeziona l’impianto, facendo cadere le voci che lo davano come incapace di camminare. Con lui una serie di funzionari di vertice: la sorella Kim Yo-Jong, e poi Pak Pong-ju, vicepresidente del Comitato centrale del Partito e il premier Kim Jae-ryong. Assente il numero due della nomenclatura, Choe Ryong-hae. Kim e i funzionari non indossano le mascherine di protezione anti-coronavirus, a differenza di quanto fatto da tutti i lavoratori dell’impianto schierati di fronte al palco delle autorità.
Non è raro che Kim scompaia dagli occhi del pubblico. Dopo la sua apparizione a un concerto del 25 gennaio a Pyongyang per celebrare il Capodanno lunare, il supremo comandante è stato assente per tre settimane fino a quando i media statali hanno conto della sua visita al Palazzo del Sole della capitale per commemorare il compleanno del 16 febbraio del padre Kim Jong-il, morto a dicembre 2011. La sua più lunga è avvenuta a settembre del 2014, quando scomparve per 40 giorni e tornò zoppicante e accompagnandosi con un bastone. L’intelligence di Seul appurò che si sottopose alla rimossa una cisti dalla caviglia.
La falsa foto di Kim Jong Un morto
Nei giorni scorsi Dagospia, Libero e altri giornali italiani stanno però anche pubblicando questa foto spacciandola per quella del cadavere di Kim.
La foto è anche ritwittata su Twitter con la stessa intenzione:
#Breaking A Beijing-backed satellite TV, who’s vice director is also a niece of a Chinese foreign minister, confirms that Kim Jong Un is dead.
Vice director of HKSTV has told her 15 million followers on Weibo that #KimJongUn death claim was backed by a “very solid source.” pic.twitter.com/fhwkffhXyJ
— Rahul Upadhyay (@rahulrajnews) April 25, 2020
Ma è anche possibile vederla (spacciata come foto del cadavere di Kim Jong Un) in risoluzioni migliori, come questa, ma con il dettaglio del vestito di color verde militare e non blu:
Il punto è che si tratta di una bufala, perché quella è invece la foto modificata del cadavere di Kim Jong Il, morto il 17 dicembre 2011. In questo articolo di Channel4 che risale al 2011 potete vedere il fermo immagine utilizzato per modificare la foto: il video è qui.