Stop ad Astrazeneca per gli under 60, per loro il richiamo sarà con Pfizer o Moderna

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-06-11

La conferenza stampa del Ministro della Salute Roberto Speranza, del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid del Francesco Paolo Figliuolo, del coordinatore del Cts Franco Locatelli e del portavoce del Cts Silvio Brusaferro

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Con quasi un’ora di ritardo rispetto a quanto annunciato in mattinata è iniziata la conferenza stampa nella sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio. Presenti, oltre ai due rappresentanti del Comitato Tecnico-Scientifico (i professori Locatelli e Brusaferro), anche il Ministro della Salute Roberto Speranza e il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Si è parlato non solo dell’evoluzione della pandemia, ma anche delle vaccinazione e del richiamo Astrazeneca per gli under 60.

Richiamo Astrazeneca, cosa ha deciso il Comitato Tecnico-Scientifico

La notizia principale della giornata non riguarda l’andamento della curva epidemiologica, già indicato con la pubblicazione dell’indice RT dell’ultima settimana, ma la decisione principale riguarda la questione richiamo Astrazeneca: “Essendo mutato lo scenario epidemiologico e il rapporto tra benefici e rischi, come trombosi, all’esito di una valutazione accurata e scrupolosa di tutti quelle che sono le evidenze di letteratura scientifica disponibili, il CTS ha chiaramente raccomandato, per quel che riguarda le prime dosi di vaccinazioni il vaccino Astrazeneca l’utilizzo per chi ha un’età maggiore o uguale ai 60 anni”. Per tutti gli altri sono indicati i vaccini a mRNA (Pfizer o Moderna).

Per quel che riguarda la seconda dose per chi ha ricevuto, in prima somministrazione, il prodotto di Astrazeneca: “Sarà utilizzato il vaccino di Pfizer o Moderna”. Insomma, da adesso in poi varrà l’indicazione del CTS (insieme al Ministero della Salute e agli esperti dell’Aifa) per tutti gli under 60 ci sarà un richiamo con un prodotto differente rispetto a quello anglo-svedese. E se Locatelli ha parlato di raccomandazione, sia Roberto Speranza che il generale Figliulo hanno sottolineato come questa scelta è perentoria: non ci sarà più alcuna “interpretazione”, come invece accaduto nel recente passato con la “raccomandazione” fatta – anche dopo la revisione dei dati dopo i primi problemi emersi con Astrazeneca nei mesi scorsi – dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

(foto: da pagina Facebook del Ministero della Salute)

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