Report, ora anche Tare chiede di aver accesso agli atti. Ranucci: “Faremo opposizione”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-24

“Ovviamente anche questa volta, seguiremo la legge che tutela la stampa”

article-post

Dopo la sentenza che ha dato ragione all’avvocato Andrea Mascetti, ora anche la famiglia Tare chiedere di poter aver accesso ad alcuni atti. Infatti Agron (Genti) Tare, viceministro degli Affari Esteri della Repubblica d’Albania ha dato mandato ai propri legali per chiedere alla Rai e alla redazione di Report l’informativa della Guardia di Finanza di Bari che lo riguarda. Perché, come scrive il difensore del viceministro albanese alla trasmissione condotta da Sigrido Ranucci, Agron Tare è stato uno dei protagonisti del servizio mandato in onda lunedì 7 giugno di Report sul calcio italiano. Poi perché, evidenzia l’avvocato, nel corso del servizio “Tare è stato indicato insieme al fratello, Igli, noto dirigente di una importante società di calcio, quale soggetto colluso con ambienti malavitosi”, ed infine perché “siffatta ricostruzione si sarebbe basata su taluni atti investigativi e, in specie, un’informativa della G.d.F. di Bari”.

Quella sentenza ha creato un precedente pericoloso per l’informazione. E la conferma di ciò arriva dal difensore del viceministro Tare: la richiesta fa infatti riferimento, in particolare, alla “recentissima sentenza del Tar, emessa proprio nell’ambito di un procedimento amministrativo in cui era parte la Rai in relazione al programma Report” nella quale “è stato affermato che ‘va ritenuta suscettibile di ostensione […] la documentazione connessa all’attività preparatoria di acquisizione e di raccolta di informazioni […] confluite nell’elaborazione del contenuto del servizio di inchiesta giornalistica mandato in onda”. E, proprio sulla base di questo precedente, il difensore di Tare chiede di accedere all’informativa della Guardia di Finanza di Bari “necessaria” al fine di permettere al suo assistito di “esercitare i propri diritti e tutelare la propria immagine”.

La risposta di Sigfrido Ranucci, conduttore di Report

Presto è arrivata la risposta del conduttore di Report, che ha rispedito la richiesta al mittente:
Si sta realizzando quanto temevo e quanto ancora in molti, purtroppo anche tra i colleghi, non hanno ben compreso. La delirante sentenza del Tar che equipara i giornalisti che lavorano in Rai a funzionari della pubblica amministrazione è già diventata un precedente. I legali di Agron (Genti) Tare, vice ministro degli Esteri dell’Albania, hanno inviato a Report una richiesta di accesso agli atti di indagine della Procura della Repubblica di Bari, perché anche essa giudicata pubblica amministrazione, e riportati dal programma nell’ambito dell’inchiesta “Splendori e miserie dei signori del calcio”, che ha rivelato alcuni possibili legami tra i fratelli Agron e Igli Tare (direttore sportivo della Lazio) con una società di scommesse in Albania.
La richiesta di accesso ai documenti dell’inchiesta viene motivata facendo riferimento alla sentenza del TAR del Lazio che obbliga Report a consegnare i documenti raccolti nell’inchiesta sulla nuova tangentopoli lombarda. Ovviamente anche questa volta, seguiremo la legge che tutela la stampa. E faremo opposizione. Ma gli effetti della sentenza del Tar si sentono in termini di aumento di spese legali che deve sostenere il servizio pubblico per tutelare la libertà di stampa dei propri giornalisti.

Potrebbe interessarti anche