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Renzi nel board della società russa Delimobil

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-11

Matteo Renzi pochi giorni dopo il voto fa esplodere una nuova bomba, questa volta la causa è essere diventato membro del board di Delimobil”

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Matteo Renzi ha sbagliato molto nella sua carriera politica, al punto da arrivare a fine corsa troppo giovane. E quindi, immaginiamo, vorrebbe essere politicamente Obama e socialmente Blair. Uno statista politico, come l’ex inquilino della Casa Bianca,  e un businessman, tecnico o conferenziere negli anni del dopo premierato, come l’ex domiciliato a Downing Street. Potrebbe essere uno o l’alto a dire il vero, lo ha dimostrato. Quello che certamente è sconveniente essere è sia l’uno che l’altro.

Ecco allora che arriva questa mattina la nota stampa di Italia Viva, “Il senatore Matteo Renzi è molto felice di collaborare all’attività della società Delimobil il cui socio di riferimento, Vincenzo Trani, è un imprenditore napoletano che Renzi stima – si legge nel comunicato -. La società di proprietà italiana ma con sede in Lussemburgo, è leader nel car sharing a livello mondiale e in molte città tra cui Mosca. La prossima quotazione a Wall Street rappresenta una fase di internazionalizzazione importante a livello globale. Il senatore Renzi, da sempre convinto dell’importanza di valorizzare le competenze degli imprenditori italiani in tutto il mondo, sarà al fianco del dottor Trani in questa sfida”, prosegue Iv.

Renzi nel board di una società russa, nuove critiche per la doppia attività dell’ex Premier

Non sono mancate le pesantissime critiche in materia, arrivate praticamente tutte dal Movimento Cinque Stelle.

Dopo il board saudita, questa nuova avventura dell’ex premier non gli porta certo alcun consenso. Sembra tutt’altro che casale la notizia arrivata pochi giorni dopo il voto.

“Matteo Renzi ha evidentemente fiutato la fine della sua carriera politica e si sta costruendo un futuro fuori dal Palazzo. Bene, ma non troppo perché nel frattempo continuare a essere – e lo ricordiamo anche a lui che forse lo ha dimenticato – Senatore della Repubblica, un incarico nobile e dalle grandi responsabilità che va svolto con dedizione e imparzialità. L’ennesimo lavoro retribuito di Renzi lo espone invece a evidenti conflitti di interessi”, scrive in una nota Dino Giarrusso, europarlamentare del Movimento 5 Stelle

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