Renato Zero racconta quando è stato molestato da un pedofilo da piccolo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-30

Il cantautore romano, intervistato da Il Corriere della Sera, ha rivelato cosa gli accadde un giorni quando stava giocando in piazza Augusto Imperatore

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Le sue canzoni sono tanti piccoli cassetti dalla memoria che raccontano spezzoni esperienze di vita vissuta. Anche quelle più traumatiche, vissute quando era un piccolo bambino romano che giocava per le strade e le piazze della capitale. Storie del passato, immortalate da versi e note che hanno fatto la storia. Ma anche vicende che riportano alla mente degli accadimenti tremendi, soprattutto quando si è piccoli. Renato Zero, oggi, racconta al Corriere della Sera di quell’incontro con un pedofilo che lo ha molestato mentre stava giocando con il suo cane e aveva in mano un retino per catturare le farfalle.

Renato Zero racconta di esser stato molestato da un pedofilo da bambino

Una storia raccontata anche in musica, con il brano “Qualcuno mi renda l’anima” pubblicato nel 1974, quando aveva solamente 24 anni:

“La gente mi diceva: Perché parli dei pedofili se non ci sono? Spesso per scrivere le mie canzoni si accendono le foto della memoria. Un giorno mi trovavo a piazza Augusto Imperatore con la retina per le farfalle e il mio cane. Un signore con la patta sbottonata mi chiese: ‘perché non vieni qui a prendere le farfalline?’. Immagini un bambino che assiste a una cosa del genere… Il Renato adulto porterebbe quel signore al commissariato”.

Un incontro avvenuto quando era piccolo, in pieno giorno e nel pieno centro della capitale in uno dei luoghi dove passano moltissime persone a ogni ora. E qualche anno dopo, all’interno del suo secondo album “Invenzioni” (1974) aveva deciso di raccontare questa esperienza con la musica e con le parole, attirando su di sé diverse critiche non tanto per il tema affrontato, ma per il “negazionismo” su questo tema.

Cassetti della memoria che, dunque, vengono tenuti vivi dalla musica. Esperienze di vita vissuta dai contorni tragici e che Renato Zero ha voluto raccontare e condividere, anche per sensibilizzare tutti sul tema della pedofilia.

(Foto IPP/Gioia Botteghi)

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