Lo sgombero del rave party di capodanno nell’aretino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-01

Il vice sindaco di Arezzo, Tanti: “Fatti intollerabili, assoluta mancanza di responsabilità”.

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Ancora un rave party non autorizzato. Il via nel tardo pomeriggio di ieri nella zona dell’Alpe di Poti, vicino ad Arezzo, nello stabilimento dismesso dell’azienda di acque minerali Fontemura. Dopo le diverse segnalazioni del grande afflusso di persone, che dovrebbero essere state circa cinquecento, sono intervenute sul posto le forze dell’ordine.

Lo sgombero del rave party di capodanno nell’aretino

“La situazione è sotto controllo e si sta procedendo allo sgombero”, afferma in una nota il vice sindaco di Arezzo, Lucia Tanti.

Ci sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine che cercavano di bloccare l’afflusso, riporta l’Adnkronos. La festa era ormai in corso quando sono partite le segnalazioni, gli agenti hanno sbarrato le vie di accesso con posti di blocco per evitare l’arrivo di ulteriori persone.

Questa mattina è iniziata l’opera di identificazione dei partecipanti e lo sgombero dell’area occupata. Sarebbero ancora circa 400-500 i giovani presenti e la strada di accesso all’Alpe di Poti è presidiata da polizia, carabinieri e guardia di finanza.

“Voglio ringraziare i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la nostra Municipale per l’egregio ed efficace lavoro che li ha visti impegnati fin dalle prime ore di questo nuovo anno nel ripristinare ordine e sicurezza, ‘sciogliendo’ il maxi assembramento che si era venuto a creare con il rave abusivo in un casolare a Molinelli nei pressi della ex Fontemura a Poti. E grazie anche al nostro Prefetto Maddalena De Luca. La situazione è sotto controllo e si sta procedendo allo sgombero: la celere e organizzata riposta delle forze dell’ordine ha fatto si che un evento abusivo e potenzialmente insidioso si stia risolvendo in pieno ordine e in tempi rapidi”, ha affermato il vice sindaco Tanti.

“Quand’anche sia comprensibile da parte dei giovani la voglia di aggregarsi, scelte come quella di ieri sera non sono né giustificate, né giustificabili o tantomeno tollerabili. Non è infatti comprensibile l’assoluta mancanza di responsabilità rispetto al momento difficile e delicato che stiamo vivendo e per questo l’unica risposta da dare è quella più rigorosa, la sola in grado di garantire sicurezza a tutti. Un ultimo ma sentito grazie va invece a tutti gli aretini, in particolare ai ragazzi, che ieri sera hanno saputo tenere insieme il giusto divertimento e le necessarie regole da rispettare per proteggere sé stessi e tutti noi”, ha concluso.

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