Alla RAI è in arrivo il ribaltone PD-Lega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-19

La prossima settimana è stato convocato un consiglio di amministrazione per le nomine e ci sarà la famosa “ricalibratura” dopo il cambio di maggioranza che ha portato il Partito Democratico a prendere il posto della Lega

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La RAI sta per subire il secondo ribaltone della legislatura. La prossima settimana è stato convocato un consiglio di amministrazione per le nomine e ci sarà la famosa “ricalibratura” dopo il cambio di maggioranza che ha portato il Partito Democratico a prendere il posto della Lega. Racconta oggi Mario Ajello sul Messaggero che Salini vorrebbe evitare di toccare i TG anche se Carboni, in crisi d’ascolti, rischia in teoria di scatenare un Vietnam con il MoVimento 5 Stelle. Si cambia invece su tutto il resto:

Insieme ai nuovi direttori di rete (dalla 2 esce il pensionato Carlo Freccero e così si apre il valzer), verranno nominati dal Cda sei direttori delle super-potenze tematiche che sono il cuore della riorganizzazione aziendale. Forte del successo a Rai3, considerato d’area Pd ma per nulla inviso a M5S,Stefano Coletta attuale guida della terza rete andrà con ogni probabilità sulla tolda di comando dell’ammiraglia Rai1 e insieme avrà la Direzione Prime Time, la poltronissima delle prime serate, di Sanremo e di tutto quanto fa spettacolo, pubblicità e ascolti. Altro ruolo molto pesante, in un anno in cui fioccano elezioni regionali e magari si andrà anche al voto politico, è la Direzione Approfondimenti. Che sovrintende i talk show.

Antonio Di Bella è il predestinato: lo vogliono un po’ tutti (tranne la Lega no) e non solo il Pd, che lo considera suo, ma anche M5S e pezzi di centrodestra lo stanno spingendo in quel ruolo. Nel quale servono doti di equilibrio. Con la coppia Coletta-Di Bella, i dem – che lamentano il mancato passaggio della Rai da giallo-verde a rosso-gialla o meglio a rosé – metterebbero a segno una sorta di reconquista. Che passa anche attraverso altre figure. Per esempio a Rai2, al posto di Freccero, dovrebbe andare Maria Pia Ammirati che insieme sarebbe in predicato di ottenere la super-direzione dei Documentari. Mentre, sempre area Pd, alla Fiction resta Tinny Andreatta e alla Cultura Silvia Calandrelli, che potrebbe aspirare a sua volta a Rai3.

freccero

E la Lega?

Al Carroccio lamentano: «Ci vogliono buttare fuori dalla Rai». Il problema è che persone professionalmente spendibili di area Carroccio ce ne sono pochissime. Si punta per un posto di peso su Antonio Marano, vecchia Lega ma anche nuova, e soprattutto su Marcello Ciannamea che Salvini considera bravo e affidabile. E’ in corso un derby tra Lega e Fratelli d’Italia, ovvero il riflesso o l’anticipo della rivalità generale tra Salvini e Meloni (si sa che la Rai è specchio della politica), e pur di non dare a un professionista d’area Meloni, Ludovico Di Meo, la guida di Rai2, il Carroccio sta cercando di promuovere per quel posto Ciannamea. Chi la spunterà? I bookmaker dicono che è in vantaggio Di Meo, in predicato di andare anche la super-direzione del Day Time, genere di cui si occupa da tanto tempo. Ma la Lega addirittura,in questo derby tra sovranisti, per non far vincere FdI sarebbe pronta anche a puntare su figure vicine alla sinistra: per esempio Franco Di Mare per Rai2.

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