Il ragazzino Sikh aggredito a Tortona perché portava il turbante

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-14

A Tortona (Alessandria) un ragazzino di 13 anni è stato aggredito da diversi coetanei e mandato in ospedale per una frattura perché indossava un turbante Sikh

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Aggredito da un gruppo di coetanei perché indossava il turbante: un ragazzino sikhista di 13 anni è finito in ospedale con una frattura perché a Tortona (Alessandria), nei pressi dell’oratorio di San Bernardino, un numero ancora non precisato di giovanissimi lo ha picchiato dopo averlo discriminato. I medici lo hanno giudicato guaribile in 30 giorni. I suoi genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri, che adesso stanno passando al vaglio eventuali immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Federico Chiodi, sindaco di Tortona, ha avuto un incontro con i rappresentanti della comunità Sikh e ha espresso “solidarietà dopo la brutale aggressione subita da un giovanissimo membro della comunità”.

Il ragazzino Sikh aggredito a Tortona perché portava il turbante

“Un fatto di estrema gravità e violenza – ha chiarito sul suo profilo Facebook – ma sono fiducioso che i responsabili saranno al più presto individuati e, mi auguro, giudicati con adeguata severità. Purtroppo quanto accaduto è frutto anche di ignoranza e pregiudizio nei confronti di una comunità che da molti anni risiede nella nostra zona ed è parte integrante della nostra società. Comportamenti come questi non possono essere tollerati”.

Cos’è il sikhismo

Il sikhismo è una delle più giovani tra le religioni maggiori, è la quinta religione organizzata più che esista, e comprende circa 25 milioni di credenti. È una religione monoteista basata sull’insegnamento di dieci guru che vissero in India tra il XV e il XVIII secolo. Le credenze fondamentali del sikhismo includono la fede e la meditazione sul nome dell’unico creatore, unità e uguaglianza divina di tutta l’umanità, impegnarsi nel “servizio disinteressato”, lottare per la giustizia, per il bene e la prosperità di tutti, e una condotta e un sostentamento onesti mentre si vive la vita di un capofamiglia.

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