Quel silenzio social di Fedez che ci insegna a riprenderci il nostro tempo

di Giulia Lamarca

Pubblicato il 2022-04-01

Il profilo social di Fedez è stato a lungo muto, silenzioso. Grazie Fedez perchè, forse per altri motivi o forse senza saperlo, con il tuo silenzio mi hai riportato a riflettere

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Ieri mattina Fedez è stato finalmente dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano, dove giorni fa si è sottoposto a una delicata operazione per la rimozione di un tumore al pancreas. Un momento di felicità intima e familiare da condividere con la moglie, i figli – e gli oltre 13 milioni di follower – che ha rotto un lungo silenzio social.

Quanti di voi l’hanno notato?
Il profilo social di Fedez è stato a lungo muto, silenzioso, e tuttora, nonostante il ritorno a casa, è ben lontano da quella macchina quotidiana di contenuti, personali, artistici e spesso anche politici a cui ci ha abituato in questi anni.  Un’assenza che sembra doverosa ma per me non è assolutamente banale o scontata.

Siamo abituati ad un Fedez che dibatte, parla, prende il cellullare e fa le stories “a caldo” e non vi nego che mi manca, ma questo suo silenzio a me sta insegnando molto.

Sono sicura che questa assenza l’abbiamo percepita tutti, ma mi chiedo quali riflessioni in voi abbia portato?

Oggi voglio condividere le mie.
In un mondo nel quale negli ultimi anni ci hanno fatto correre tutti, dove se non sei online sei fuori, dove se non rispondi ad una mail con la scadenza di ieri sei out, dove devi sbattere la bustina di zucchero prima ancora che arrivi il caffè, dove tempo di imparare e capire una challenge su Tiktok è gia passata di moda.
In questo tempo dove tutti sappiamo che siamo troppo di fretta ma non riusciamo a stopparci e fermarci, lui decide di stoppare, di prendere il suo tempo per vivere quello che sta vivendo.
Nonostante dal suo annuncio i giornali parlino di lui e facciano supposizioni lui risponde con il silenzio.
Potremmo ipotizzare mille ragioni per questo, ma io non sono qui per fare gossip, io sono qui per trovare qualcosa che possiamo imparare dal suo silenzio.

A me ha insegnato che dobbiamo ricordarci di prenderci cura di noi, che ci sono cose più grandi alle quali merita dare attenzione, che vivere ad un ritmo di una Ferrari non è umano, non è sano e non è nemmeno possibile.
Che in realtà anche se metti in pausa non perdi niente, o meglio, abbiamo sempre la sensazione che se mettiamo in pausa perdiamo occasioni, relazioni, lavori… ma in verità semplicemente cambiamo e cambiano anche le occasioni intorno a noi.
Forse non ci saranno le stesse di prima, ma forse se ne creeranno di nuove.
Personalmente tutto questo a me ha dato una sensazione di umanità, e vedere una persona impegnata come lui stoppare, mi ha dato il coraggio di pensare che su alcune cose possa farlo anch’io.

Fedez

Vi faccio un esempio.
Sapete da quanto dovevo andare a fare degli esami del sangue post gravidanza? Sei mesi. Da neo mamma dopo due settimane sono tornata a lavoro e non avevo dedicato neanche un’ora in sei mesi per farmi degli esami del sangue.
Dopo questo, li ho fatti.

Sembra assurdo ma è così!
Dobbiamo ricordarci ed avere il coraggio di dettare noi i ritmi e prenderci cura di noi, e dobbiamo avere il coraggio di rispettare i nostri tempi.

Io credo che Fedez ci stia ricordando in modo potente e silenzioso che è la nostra vita quella che abbiamo in mano e che spetta a noi decidere se correre, se fermarci e come vivere i momenti importanti della nostra giornata.

Vedere le foto della sua famiglia, di lui con Chiara Ferragni prendersi un “banale” gelato, che poi banale non è, mi ha ricordato quando anche io ho visto ribaltare la mia vita anni fa e mi rendevo conto che prendere un gelato con Andrea era la cosa più felice che avessi mai fatto.

Perchè ad un certo punto nel nostro correre, i gelati cambiano sapore?
Semplice, perché non abbiamo il tempo per assaporarsi.
Quindi grazie Fedez perchè, forse per altri motivi o forse senza saperlo, con il tuo silenzio mi hai riportato a riflettere.

Un’ultima cosa su questa vicenda vorrei dirla: grazie anche a Chiara  che con estrema normalità e con il suo solito modo, postando foto giornaliere di day hospital in cui vai a trovare Fedez, hai raccontato la normalità di tutte le famiglia che ci sono passate.

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