I quattro indagati dalla Polizia dopo il sequestro del sito di Forza Nuova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-12

I quattro, tra cui Castellini già in carcere, sono i firmatari del comunicato ‘Altro che Forza Nuova. Il popolo ha alzato il livello dello scontro e non si fermerà

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Sono quattro gli indagati per istigazione a delinquere aggravata dall’utilizzo di strumenti informatici nel filone di inchiesta che ha portato al sequestro preventivo eseguito dalla polizia postale ieri e disposto dalla Procura di Roma per il sito web di Forza Nuova. Si tratta dei quattro firmatari del comunicato ‘Altro che Forza Nuova. Il popolo ha alzato il livello dello scontro e non si fermerà’, pubblicato sul sito dopo gli scontri di sabato scorso bella Capitale: Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Cirillo e Stefano Saija.

Per i pm, “istigavano pubblicamente a commettere una pluralità di delitti e contravvenzioni”. In particolare nel decreto si cita il comunicato in cui si afferma: “Mesi di piazze pacifiche non hanno fermato l’attenzione accelerata dal Great reset, ora la musica è cambiata e il direttore d’orchestra e compositore è solo il popolo in lotta – costretto a difendersi dalla ferocia unanime di chi dovrebbe rappresentarlo, l’attacco alla Cgil rientra perfettamente in questo quadro analitico – che ha deciso di alzare il livello di scontro”.

Sono quattro gli indagati dalla Polizia dopo il sequestro del sito di Forza Nuova

Intanto in queste ore sono sempre più forti le voci che arrivano dal centrodestra, nel tentativo di spostare il focus dal fascismo ai totalitarismi. “Io sono contro il comunismo contro il nazismo e contro il fascismo sono contro tutti i totalitarismi”. Lo ha detto il vice presidente della Camera Fabio Rampelli, eletto con Fratelli d’Italia, nel corso di ‘Tagadà’ su La7, illustrando la mozione del centrodestra alla Camera dopo i fatti di sabato legati all’irruzione nella sede Cgil e alla presenza durante l’assalto di esponenti di Forza nuova. E ancora: “Perché l’Italia non ha recepito la risoluzione dell’Ue che invitava gli stati a formulare posizioni contro i regimi totalitari comunisti? Perché non possono definirsi anticomunisti?”. Uno dei temi lanciati in questi giorni dal partito della fiamma tricolore che a più riprese ha sostenuto come FdI sia stato l’unico movimento politico a votare per la condanna di tutti i regimi totalitari.

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