Quando ripartono le scuole regione per regione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-25

Ufficialmente la data fissata dal ministero della Pubblica Istruzione è quella del 14 settembre, ma per la ripartenza effettiva delle lezioni sono le singoli regioni a decidere. Ecco il calendario

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Ufficialmente la data fissata dal ministero della Pubblica Istruzione è quella del 14 settembre, ma per la ripartenza effettiva delle lezioni sono le singole regioni a decidere. Per questo ci sono differenze lungo tutto lo stivale. In provincia di Bolzano, in Alto Adige, i ragazzi torneranno in classe il 7 settembre. Stessa data d’inizio anche per Vo’, la località padovana diventata fra le primissime zone rosse e che anticipa la riapertura proprio per motivi legati alla pandemia: sarà un modo per «rodare» l’organizzazione scolastica in vista della visita del presidente Sergio Mattarella il 14 settembre. Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Liguria, Piemonte, Sicilia, Provincia di Trento, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto si uniformeranno alla data prevista dal ministero.

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Cosa succede a scuola in caso di contagio (La Repubblica, 18 agosto 2020)

Ritarda di qualche giorno invece il Friuli Venezia Giulia, che riaprirà i cancelli a partire dal 16 settembre. In coda la Sardegna, dove la campanella suonerà a partire dal 22 settembre e la Calabria e la Puglia, dove si ripartirà addirittura il 24 settembre. La scuola riaprirà il 1 settembre per il recupero degli apprendimenti; la cerimonia di avvio dell’anno scolastico si svolgerà, alla presenza del Presidente Mattarella, il 14 settembre a Vo’ Euganeo. E con quali regole? L’agenzia di stampa ANSA le riepiloga oggi:

  • USO DELLA MASCHERINA Resta confermato, ad oggi, l’utilizzo della mascherina anche quando si è seduti al banco dove non è possibile il distanziamento di un metro. Il CTS si esprimerà nuovamente a fine agosto. In ogni caso la deroga sarà consentita per un periodo limitato di tempo e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto. Per chi ha meno di 6 anni è già previsto che non si debba utilizzarla.
  • MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA Il Comitato Tecnico Scientifico non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso né per gli alunni, né per il personale; la temperatura andrà misurata a casa anche se ci sono Regioni come la Campania dove si sta valutando la possibilità di una misurazione di temperatura a scuola.
  • GLI SPAZI La mensa sarà assicurata prevedendo differenti turni tra le classi. Dove i locali mensa non siano presenti o vengano “riconvertiti” in spazi destinati ad accogliere gruppi/sezioni per l’attività didattica ordinaria, il pasto potrà essere consumato in aula garantendo l’ aerazione e sanificazione degli ambienti e degli arredi utilizzati prima e dopo il consumo del pasto. Sono stati inoltre stanziati 330 milioni di euro per il finanziamento di interventi di adeguamento e di adattamento degli spazi e delle aule. Si tratta di stanziamenti per l’edilizia cosiddetta ‘leggera’.
  • I BANCHI I banchi nuovi verranno forniti da 11 aziende, 7 italiane e 4 straniere, provenienti dall’Ue. A settembre arriveranno i primi, poi inizio ottobre ne arriveranno altri, infine entro fine ottobre arriveranno tutti quelli richiesti, quasi 2,5 milioni, partendo dalle scuole delle zone dove il contagio è più alto. Sono inoltre stati acquistati, singolarmente da alcune scuole, nuovi banchi con i finanziamenti arrivati con il Dl Rilancio; alcuni di questi sono in arrivo in queste ore.
  • DA OGGI HELP DESK PER LE scuole Dal oggi è partito un help desk, dedicato interamente alla ripresa a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e quesiti attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
  • TEST SIEROLOGICI AL PERSONALE SCOLASTICO La somministrazione è già stata avviata nel Lazio e in Toscana; è partita oggi nelle altre Regioni. Sottoporsi al test è facoltativo. L’assenza del personale scuola in caso di test sierologico positivo sarà assimilata alla quarantena. Alcuni sindacati dei medici di base chiedono che i test vengano svolti nelle scuole o nelle Asl e non negli studi medici privati.
  • IL DOCUMENTO DELL’ISS PER SEGNALAZIONE CASI ‘Istituto superiore di sanità ha realizzato un documento con le regole per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole. Non basterà un singolo caso per chiudere scuola. La Asl valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti nelle ultime 48 ore. Ad ogni scuola viene chiesto di nominare un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Asl e verrà formato sulle procedure da seguire. Al referente saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. Inoltre, il suo compito sarà quello di controllare eventuali “assenze elevate” (sopra al 40%) di studenti in una singola classe.

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