Quali vaccini per il Coronavirus Sars-CoV-2

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-12

A parte la Russia, che si è già piazzata da sola sul gradino più alto del podio, al momento la gara è un testa a testa tra Cina e Stati Uniti. Pechino sta portando avanti ben 15 dei 44 studi in corso a livello mondiale e due di essi sono in fase 3

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Dopo l’annuncio della Russia, la Stampa oggi riepiloga in un’infografica quali sono i vaccini allo studio contro il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19. A cominciare da quelli cinesi:

A parte la Russia, che si è già piazzata da sola sul gradino più alto del podio, al momento la gara è un testa a testa tra Cina e Stati Uniti. Pechino sta portando avanti ben 15 dei 44 studi in corso a livello mondiale e due di essi sono in fase 3: quello di Sinovac e quello dello Henan Provincial Center. Ma anche la Cina ha fretta: ha già autorizzato un vaccino per il suo esercito e pare voler bruciare le tappe come la Russia. Gli Usa seguono a ruota Pechino con otto ricerche, la più avanzata è quella di Moderna, già al terzo e ultimo stadio dei test clinici. In Gran Bretagna si conducono cinque studi e il più promettente è sviluppato dall’università di Oxford e da Astrazeneca con il contributo dell’Italia, che sta anche testando allo Spallanzani di Roma il vaccino sperimentale di Reithera. In India, il Serum Institute, la più grande istituzione al mondo per volume di produzione dei vaccini, ha annunciato un accordo con l’alleanza internazionale Gavi Alliance per produrre oltre 100 milioni di dosi di un futuro vaccino non appena ci sarà l’ok dell’Oms.

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Coronavirus: i vaccini allo studio (La Stampa, 12 agosto 2020)

intanto il governo brasiliano ha autorizzato i volontari a ricevere una seconda dose del vaccino dell’Università di Oxford, che è in fase sperimentale. A tal proposito, il ministero della Sanità ha apportato due modifiche al protocollo dei test: l’applicazione di due dosi e l’autorizzazione affinché il limite di età dei volontari passi dai 55 ai 69 anni. Il presidente, Jair Bolsonaro, la scorsa settimana ha firmato un decreto con cui ha stanziato poco meno di 400 milioni di dollari per finanziare gli studi effettuati presso l’Istituto Fiocruz di Rio de Janeiro e l’Università dello Stato di San Paolo (Unifesp). Quasi il 50% di tale importo andrà al laboratorio AstraZeneca. La coordinatrice dei lavori di Unifesp, Lili Yin Weckx, ha evidenziato i risultati “positivi” finora raggiunti.

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