Quali sono i giorni del lockdown di Natale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-17

Un Natale e un Capodanno “rossi”: otto giorni chiusi in casa, con i propri conviventi, con spostamenti ridotti al minimo e ristoranti, bar, negozi chiusi. A una settimana dalla vigilia, è questo il nuovo sacrificio che Giuseppe Conte si prepara a chiedere agli italiani. Ancora ventiquattro ore per le decisioni definitive. Ecco quali sono i giorni del lockdown

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Un Natale e un Capodanno “rossi”: otto giorni chiusi in casa, con i propri conviventi, con spostamenti ridotti al minimo e ristoranti, bar, negozi chiusi. A una settimana dalla vigilia, è questo il nuovo sacrificio che Giuseppe Conte si prepara a chiedere agli italiani. Ancora ventiquattro ore per le decisioni definitive. Ecco quali sono i giorni del lockdown

Quali sono i giorni del lockdown di Natale

Il compromesso più probabile prevede un’Italia in rosso dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio, otto giorni in totale in cui varrebbero tutte le regole già in vigore nelle regioni ‘rosse’: vietato ogni spostamento, non solo in entrata e in uscita dalla propria regione ma anche all’interno del comune di residenza, salvo comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità. E sarebbero chiusi tutti i negozi (ad eccezione di alimentari e farmacie) nonché ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie. Di fatto, si potrebbe uscire da casa solo per fare attività motoria, ma “in prossimità della propria abitazione” o attività sportiva “in forma individuale”. Spiega Repubblica:

Il lockdown di Natale durerà otto giorni: dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio. Sono i giorni festivi e prefestivi nel periodo che va dal 24 dicembre al 3 gennaio. Chiusi ristoranti e bar. Chiusi i negozi. Vietati i movimenti non essenziali, anche all’interno del comune di residenza. Obbligo di autocertificazione e controlli per strada. Bandite feste e cenoni, ma anche il pranzo fuori dal proprio nucleo convivente. Con due deroghe, comunque stringenti: è possibile allargare gli incontri di famiglia al massimo a due “congiunti stretti”, ad esempio genitori anziani, con la raccomandazione della mascherina. E sarà consentito celebrare le messe, rispettando alcuni limiti orari già in vigore per il coprifuoco. Esclusi dal giro di vite, invece, le date feriali del 28, 29 e 30 dicembre

C’è poi un’ulteriore ipotesi, più soft, che prevede l’istituzione di una zona arancione per tutta Italia dalla vigilia di Natale alla Befana o, in alternativa, nei giorni prefestivi, vale a dire il 24, il 31 dicembre e il 2 gennaio. Le misure previste in questa fascia consentirebbero di bloccare comunque gli spostamenti all’esterno del proprio comune e di chiudere bar e ristoranti – due degli interventi invocati dai tecnici per evitare che vi siano pranzi, cene e ritrovi nelle case o nei locali – mentre resterebbero aperti i negozi. Più chiare sono invece le misure sul fronte dei controlli, che si concentreranno soprattutto nel fine settimana del 19-20 dicembre, oltre che nelle giornate in cui verranno disposte le restrizioni più dure. Per l’ultimo fine settimana prima di Natale è previsto un esodo massiccio di italiani che si sposteranno per raggiungere i parenti prima che scattino i divieti e dunque vanno pianificati gli interventi. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha convocato nelle prossime ore il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio per fare il punto sul piano di rafforzamento dei controlli ma anche per verificare le misure di sicurezza e antiterrorismo in vista del Natale.

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