Gadhimai Mela: il più grande sacrificio di animali del mondo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-11-28

Si conclude questo fine settimana il festival religioso che scatena da anni le polemiche degli animalisti per l’enorme numero di animali sacrificati

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Il Gadhimai Mela è un festival religioso Hindu che si tiene ogni cinque anni in Nepal nella città di Bariyarpur. È una ricorrenza religiosa molto importante, che cinque anni fa ha attirato nella piccola città nepalese oltre un milione di pellegrini. Il festival dura l’intero mese di novembre e questo fine settimana giunge al termine. Il culmine del rituale religioso è il sacrificio degli animali, generalmente vitelli e bufali ma anche polli e galline che si svolge durante gli ultimi due giorni del Gadhimai. Nel 2009, durante l’ultimo Gadhimai Mela, si stima che siano stati offerti in sacrificio oltre 250.000 capi di bestiame. Gli animali vengono offerti in sacrificio alla dea per ottenere, nei cinque anni seguenti, prosperità e felicità. Il Gadhimai Mela è considerato il più grande festival del sacrificio al mondo.

LE PROTESTE DEGLI ANIMALISTI
Già cinque anni fa gli animalisti avevano fortemente criticato il modo in cui termina il festival di Bariyarpur. Il problema principale naturalmente è l’uccisione sistematica del numero impressionante di animali durante la due giorni finale del Gadhimai. La tradizione infatti prescrive che le vittime sacrificali vengano decapitate con delle lunghe spade ricurve. Un altro punto fortemente criticato dai difensori dei diritti degli animali sono le modalità decisamente poco rispettose con le quali gli animali vengono tenuti durante il mese di festeggiamenti. Bufali e vitelli vengono rinchiusi per un mese all’interno di un grande recinto all’aperto in attesa che giunga il tempo del sacrificio. Ci sono poi anche preoccupazioni di carattere igienico sanitario, si nuota letteralmente nel sangue (che alcuni fedeli bevono direttamente dal corpo delle bestie) e i cadaveri giacciono nella polvere e per poi essere venduti come carne da macello. In questo documentario vengono raccolte le voci critiche di alcuni partecipanti al festival che non vedono di buon’occhio il rituale del sacrificio per come viene svolto in questi anni.

MENO ANIMALI
Quest’anno però sembra che le polemiche e le proteste abbiano ottenuto qualcosa. Innanzitutto le autorità indiane (il confine indiano è poco distante dal luogo del festival) hanno bloccato alla frontiera un grande numero di animali che i fedeli tentavano di importare illegalmente in Nepal per poterli condurre al Gadhimai Mela, l’Indian Business Times riferisce di almeno 3.500 capi di bestiame confiscati. Il direttore del Humane Society International, Jayasimha Nuggehalli, ha inoltre aggiunto che all’interno del recinto sacrificale quest’anno ci sono solamente 3.000 bufali, un numero decisamente inferiore rispetto agli oltre trentamila sacrificati durante l’edizione del 2009. Bisogna prestare attenzione, aggiunge, al fatto che generalmente vengono contati solo gli animali di grossa taglia, come bufali e vitelli, mentre non si hanno dati riguardo a quante capre, pecore e polli vengano uccisi durante l’ultimo week-end del festival. Anche il numero di partecipanti (un milione) è di gran lunga inferiore ai quasi 5 milioni di visitapellegrini che si stima abbiano preso parte al Gadhimala di cinque anni fa.

Gadhimai Mela: le foto da Wikipedia

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