“Dobbiamo regolare una questione”, lo studente estrae una pistola (finta) e la punta contro il professore

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-07

Il docente di un istituto tecnico di Sesto Fiorentino ha sporto denuncia contro il giovane, ma ha anche querelato quegli studenti che hanno registrato il video e lo hanno pubblicato sui social

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Si è alzato dal suo banco andando verso la cattedra prima di pronunciare questa frase: “Prof, dobbiamo regolare una questione: mi ha messo troppe note e sta sbagliando”. Poi, con fare criminal-televisivo, ha estratto da dietro la schiena un’arma e l’ha puntata al volto di quel docente. Il tutto mentre i suoi compagni di classe immortalavano la scena con i propri smartphone, con un video poi condiviso in rete. Per fortuna quell’arma si è rivelata un giocattolo, ma il professore minacciato con una pistola da un suo studente ha sporto denuncia. Il tutto è accaduto alla fine di marzo in un istituto tecnico di Sesto Fiorentino.

Professore minacciato con pistola da studente, scatta la denuncia

Il giovane, nei giorni successivi a quel suo gesto che ha superato – e non di poco – i confini della goliardia, è stato raggiunto da una perquisizione delle forze dell’ordine che hanno trovato quella pistola giocattolo. Il 15enne è poi tornato a scuola chiedendo scusa al docente, ma il professore ha deciso di andare avanti denunciando il giovane e non solo. Nella querela sono finiti anche quei compagni di classe che hanno prima immortalato la scena e poi hanno condiviso il filmato sui social. Intervistato dal quotidiano La Repubblica, il docente – che ha chiesto di rimanere anonimo – ha spiegato così la sua decisione di rivolgersi alle autorità giudiziarie:

“Voglio essere chiaro: la mia querela non nasce per punire qualcuno, ma con un intento rieducativo verso tutta la classe. I ragazzi devono rendersi conto che non si tratta di uno scherzo: puntare un’arma contro una persona, a prescindere dal fatto che sia finta, è un reato. Eppure nessuno di loro si è mosso, neanche per fermare chi riprendeva tutto con il telefonino. Alcuni ridevano, come fosse un gioco”.

Il professore non era a conoscenza del video. Ha spiegato che un suo collega, poco prima, lo aveva già avvisato della presenza di quell’arma giocattolo in quella classe, ma non pensava che sarebbe stata utilizzata in quel modo. E la tensione del momento non lo ha portato ad accorgersi che gli “occhi” dei telefoni dei compagni di classe del 15enne erano stati puntati su di lui. È stata, infatti, la Polizia a fargli vedere quelle immagini. Poi la denuncia e le querele. Perché oltre al gesto di quello studente, la pubblicazione e condivisione di quel video lo hanno danneggiato:

“C’è chi mi riconosce e mi chiede: “Ah, sei tu il prof a cui hanno puntato una pistola contro? Hai avuto paura, vero?”. E a me tocca rispiegare tutta la storia daccapo”.

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