Processo Gregoretti, Salvini: “Ho salvato vite, non chiedo medaglie ma rispetto”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-05

Lo ha detto il leader della Lega uscendo dal carcere di Catania dove si è tenuta l’udienza preliminare nell’ambito del procedimento in cui è accusato di sequestro di persona. Il 14 maggio la decisione finale in cui si saprà se sarà rinviato a giudizio o sarà dichiarato il non luogo a procedere

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“Ho salvato vite, non chiedo medaglie ma rispetto”. Così Matteo Salvini, nel giorno in cui è arrivata la decisione del Gup di Catania Nunzio Sarpietro, che ha fissato per il prossimo 14 maggio la decisione se rinviare a giudizio il leader della Lega o dichiarare il non luogo a procedere. Lo ha annunciato lo stesso Gup al termine dell’udienza preliminare, nell’ambito del procedimento giudiziario in cui Salvini è accusato di sequestro di persona per la vicenda della nave Gregoretti.

Gregoretti: Salvini, “Esito udienza preliminare? Non faccio pronostici, ho fatto mio dovere”

“L’ambasciatore ha detto che quello che ho fatto io è stato fatto prima ed è stato fatto dopo. Anzi, grazie a quello che ho fatto io si sono dati una sveglia. Ci rivedremo il 10 aprile e poi si chiude il 14 maggio. Ma non faccio pronostici, continuo a ritenere di aver fatto il mio dovere e di avere salvato vite”. Lo ha detto Matteo Salvini lasciando l’aula bunker di Catania.

Bongiorno: “Testimonianza Massari conferma continuità politica ‘Conte uno’-‘Conte due’”

“La testimonianza dell’ambasciatore Massari è stata particolarmente efficace perché ha chiarito che c’è stata continuità politica tra il ‘Conte uno’ e il ‘Conte due’, Salvini-Lamorgese’”. Lo ha detto Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini, alla fine dell’udienza preliminare sul caso Gregoretti, a Catania.

“In particolare Massari – ha aggiunto Bongiorno- ha fatto riferimento che a partire dal caso Diciotti ci fu una scelta politica italiana da parte del Premier e dei ministri degli esteri e degli interni, ovvero, di fare una pressione politica sull’Europa per la redistribuzione dei migranti ‘ex ante’ cioè prima che avvenissero gli sbarchi”. “Da ciò si desume – ha evidenziato- che c’era una linea di governo ben precisa che prevedeva di sollecitare e invitare l’Ue a fare una redistribuzione dei migranti”.

“Le nostre conclusioni sono che alla luce di questa ricostruzione – ha concluso- è evidente che il caso Gregoretti si colloca in maniera coerente con quella che era la linea del governo a sollecitare l’Europa. Con quella di Massari si conclude questa lunghissima udienza preliminare e ne siamo soddisfatti”.

“Continuo a ritenere di aver fatto il mio dovere e di avere salvato vite. Non chiedo medaglie al petto, ma rispetto” ha concluso Matteo Salvini uscendo dall’aula bunker del carcere di Catania.

 

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