L’incredibile omelia del prete: “I vaccini sono realizzati con i feti vivi abortiti” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-23

“Le aziende pagano delle donne povere per lasciarsi ingravidare. Al quarto o quinto mese le viene asportato il feto, che deve essere vivo. Perché al feto vivo vengono tolti fegato, cuore e polmoni: gli organi che sono ancora vivi. Perché non si può utilizzare un corpo morto per fare delle cose vive”.

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I preti – si sa – sono uomini. E in quanto tali possono dire e commettere sciocchezze, al pari di qualsiasi essere umano: a volte, quindi, è meglio non starli ad ascoltare, anche se si è credenti e lui sta dall’altra parte dell’altare. È il caso di Don Paolo, parroco di San Rocco, chiesa di Cesena, che durante l’omelia della messa di domenica scorsa ne ha detta una dopo l’altra. Tutto è iniziato per spiegare il concetto latino della frase “Mors tua, vita mea”. Per farlo efficacemente poteva trovare mille esempi, eppure si è buttato sull’unico (forse), che l’avrebbe fatto finire su tutti i giornali: il vaccino. Il vaccino “realizzato con i feti vivi e abortiti di donne povere ingravidate appositamente”. E poi, tanto per renderla più credibile e attuale: “Come quello AstraZeneca”.

Cosa ha detto durante l’omelia Don Paolo, il prete di Cesena

Quasi due minuti di delirio, che poi ha pensato anche bene di caricare sulla pagina Facebook della parrocchia, insieme a tutta la celebrazione. Ecco cosa ha detto:

La fabbricazione non solo del vaccino anticovid, ma anche di tanti altri vaccini che abbiamo fatto fino ad adesso. Come voi sapete la sperimentazione e l’uso del vaccino, gli ingredienti del vaccino sono tirati fuori da parti organiche di feti vivi abortiti. Feti vivi abortiti. Che vuol dire che esistono delle aziende, non delle cosche mafiose ma delle aziende statali oppure private che pagano delle donne povere per lasciarsi ingravidare. Al quarto o quinto mese le viene aspirato il feto, che deve essere vivo. Perché al feto vivo vengono tolti fegato, cuore e polmoni: gli organi che sono ancora vivi. Perché non si può utilizzare un corpo morto per fare delle cose vive. E così vengono ceduti e venduti a un’azienda che sperimenta e produce vaccini, tra i quali anche quello che consociamo, per  esempio l’AstraZeneca, che è fatto a base di questi. Non lo tengono tanto nascosto, perché le medicine sono… e lo devono dire. Te lo dicono: “Se è necessario lo facciamo, se fa bene, pazienza”. In realtà noi non ci rendiamo conto che dentro tutta questa macchina, la macchina retorica del bene comune, in realtà c’è dietro un mondo mostruoso dove davvero la vita degli altri è la nostra vita.

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