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La commemorazione fascista a Predappio per ricordare la Marcia su Roma, senza saluti romani

Massimiliano Cassano 31/10/2021

In occasione del 99esimo anniversario della Marcia su Roma, circa 700 fascisti si sono riuniti e hanno sfilato per le vie di Predappio. “Per ricordare Benito Mussolini – ha chiesto Mirco Santarelli, capo del corteo – vi chiedo di non fare il saluto romano ma di mettervi la mano sul cuore”

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Nessun saluto romano: “Per ricordare Benito Mussolini vi chiedo di mettervi la mano sul cuore”, ha detto ai “camerati” Mirco Santarelli, ex Forza Nuova e presidente della sezione di Ravenna dell’Associazione nazionale Arditi d’Italia, che questa mattina ha guidato il corteo a Predappio in occasione del 99esimo anniversario della Marcia su Roma. Sotto la pioggia, circa 700 nostalgici del fascismo si sono radunati nel paese natale di Mussolini, in provincia di Forlì, per ricordare l’evento che portò il re ad affidare l’incarico di formare un governo al Duce, gesto che segnò l’inizio del ventennio della dittatura fascista.

Impugnando un lungo tricolore, i presenti hanno attraversato il centro del paese sino alla raggiungere la cripta in cui è sepolto Mussolini. A presidiare il corteo gli agenti della questura di Forlì-Cesena, oltre che un servizio d’ordine interno allestito dagli organizzatori, con l’obiettivo di evitare la presenza di intrusi e giornalisti.

Davanti ai cancelli del cimitero, Santarelli ha preso la parola facendo un parallelismo tra Mussolini e il presidente del Consiglio Mario Draghi: “Novantanove anni fa il re diede il potere a Mussolini. Dicono che è un regime perché non era stato eletto. E chi invece ci governa adesso? Qualcuno di voi ha votato Draghi o il partito unico che lo sostiene?”. Non sono mancate poi le invettive contro il Green Pass: “Nell’articolo 1 della Costituzione si parla di lavoro, invece col Green pass si sta impedendo a chi non ce l’ha di andare a lavorare”. L’ex di Forza Nuova ha poi chiesto ai presenti a Predappio di non fare il saluto romano, e la commemorazione si è conclusa con la “cerimonia del presente”, in cui per tre volte l’organizzatore ripete “Camerata Benito Mussolini” e la folla risponde “Presente”. Dopo l’appello, alcuni si sono disposti in fila per la visita alla cripta del Duce, con l’accesso consentito al massimo a quattro persone per volta con mascherina, nel rispetto delle norme anti-Covid.

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